Un progetto museologico e teatrale con mostre, conferenze e spettacoli per mettere la Shoah al centro della vita artistica del Paese, permettendo anche di valorizzare il patrimonio artistico esistente. Alcune opere d'arte, scelte da collezioni pubbliche che durante il nazismo a vario titolo furono emarginate come "Arte degenerata" (Dada, Surrealismo, Espressionismo ecc.), o le opere degli artisti che dal fascismo prima e dal nazifascismo poi furono perseguitati, saranno ognuna al centro del proprio racconto di sopravvivenza. Una voce di ricerca, con schede dedicate e attraverso una speciale esposizione delle opere scelte, le renderà testimoni viventi e contemporanee del loro essere scampate alla brutalità del nazismo, attraverso la narrazione di una doppia memoria, estetica e storica. La Shoah della cultura e la Shoah delle persone per un giorno saranno unite nel ricordo.
Il CAMeC della Spezia (piazza C. Battisti,1) aderisce all'iniziativa esponendo un'opera di Karl Schmidt-Rottluff, Frauentrost (Donne che consolano), xilografia su carta della collezione Cozzani.
Il giorno 27 gennaio il pubblico potrà entrare e visionare gratuitamente l'opera, posta all'ingresso (non è gratuito l'accesso al museo).
Karl Schmidt-Rottluff, Frauentrost fondamentale esponente dell'avanguardia Espressionista. Nel 1931 divenne membro dell'accademia prussiana delle Arti, ma con l'avvento del nazismo, fu costretto ad abbandonarla poiché considerato artista degenerato. Riprese a dipingere solo terminato il secondo conflitto mondiale.