Si tratta di un libro che in primo luogo ricostruisce le vicende umane di un personaggio, Gino Bartali appunto, noto soprattutto come campione sportivo ma che da queste pagine emerge anche come un vero campione di umanità: profittando della sua notorietà che gli consentiva di attraversare senza destare sospetti i vari posti di blocco, più di una volta Bartali si è servito della sua bicicletta per trasportare messaggi o anche i documenti falsi che per gli ebrei in fuga rappresentavano l'unica salvezza possibile; nello stesso tempo il libro è però anche una sorta di 'romanzo di formazione', nella quale l'autrice dà conto del proprio percorso di presa di consapevolezza a proposito non solo della vicenda umana di Bartali e di altri 'giusti', ma anche riguardo lo Yad Vashem, il 'giardino dei Giusti' istituito in Israele per ricordare coloro che, a rischio della propria vita, hanno contribuito alla salvezza degli ebrei durante il fascismo.
Durante la mattina del 5 febbraio sarà proiettato anche il video dell'intervista alla prof.ssa Magnotta, realizzata da Rai 2 ed andata in onda nella ricorrenza internazionale della 'giornata della memoria', il 27 gennaio.