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Mancuso all'Allende: "Il caos non è peccato, ma indeterminatezza da cui nasce la libertà" In evidenza

Centro Allende gremito per l'incontro con il teologo Vito Mancuso, organizzato dall'Associazione Culturale Mediterraneo. Introdotto dal Presidente Giorgio Pagano, Mancuso ha presentato il suo nuovo libro "Il principio passione" per poi affrontare la discussione con il pubblico presente, un'ora e mezza di domande e risposte sui grandi temi teologici, filosofici ed etici sollevati dal libro.

Mancuso assume la passione come prospettiva da cui leggere il mondo. Il problema in particolare è l'amore, il suo posto nel mondo e nella logica che lo regge. Quando si ama, quando si vive per il bene e per la giustizia, si rafforza il nostro essere natura, oppure lo si indebolisce estinguendone la forza vitale? Mancuso ritiene che quando amiamo mettendo la passione al servizio dell'armonia delle relazioni raggiungiamo la pienezza dell'esistenza, perché il nostro amore riproduce una più ampia logica cosmica tesa da sempre all'armonia relazionale. La tesi va a toccare i fondamenti stessi del vivere. Ma come si concilia questa visione con l'universale esperienza del male? Secondo Mancuso è infondato il dogma del peccato originale mediante cui la Chiesa ancora oggi interpreta il caos come peccato, finendo per ingenerare inevitabili e infiniti sensi di colpa. In realtà, ha detto Mancuso, "il caos non è peccato, ma l'indeterminatezza necessaria per il nascere della libertà. A sua volta condizione per la maturità dell'amore". Ed ha aggiunto: "la ragione non è l'unico principio che governa il mondo, c'è anche il caos, e la passione è il risultato della composizione di queste due manifestazioni della vita". "Il principio passione"- ha detto Giorgio Pagano- "è un libro poderoso e affascinante, che si offre alla mente perplessa come una nuova guida per rinnovare in modo responsabile la fiducia nella vita, e nell'amore quale suo scopo supremo". L'autore, ha proseguito Pagano, "si trova davanti all'ingiustizia, al bisogno, alla sofferenza, e lotta e resiste, non perde la speranza che il mondo abbia un senso e che questo senso sia il bene e l'amore che ne consegue". Il Presidente di Mediterraneo ha aggiunto: "Oggi non sono solamente le religioni che devono riflettere e cambiare, deve farlo anche il pensiero laico e progressista. Ha ragione Mancuso a dire a Eugenio Scalfari: se sostituite Marx con Darwin e Nietzsche, il mondo è solo mondo della forza e del caos, non si vede il logos, e gli ideali di giustizia e di eguaglianza non hanno basi. Ecco perché il pensiero laico e progressista ha bisogno di una visione del mondo". "Ho voluto ridare dignità speculativa alla religione occidentale", ha affermato Vito Mancuso, che ha così proseguito: "Perché è importante l'unione di fede e scienza? Per costruire le basi dell'etica, per dare una risposta alla domanda perché occorre essere giusti?". "Ho scritto il libro -ha concluso il teologo- per contribuire a una sacra alleanza speculativa tra le religioni e le filosofie responsabili per ricostruire l'etica in un'epoca come la nostra, in cui si vive, secondo il principio di Nietzsche, al di là del bene e del male". Foto: F. Tassara.

 

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Ass. Culturale Mediterraneo

Corso Cavour, 221
19122 La Spezia

Tel. 345 6124287
Fax. 0187 732765

associazioneculturalemediterraneo.com/sp/

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