Tra le comunità più colpite, ci fu quella di Casale di Pignone: la furia delle acque distrusse quasi per intero un oratorio del Seicento e provocò danni molto gravi alla chiesa parrocchiale ed a varie opere d'arte, tra le quali statue lignee, tele di scuola genovese, paramenti antichi. Ora, a quasi due anni di distanza da quel tragico evento e a un notevole impegno di tante diverse realtà, i lavori sono conclusi e le opere restaurate possono tornare a Casale. Martedì 8 ottobre, alle 17.30, esse verranno presentate alle autorità e al pubblico alla Spezia, nella sede locale del Museo diocesano, in via del Prione 156 (antico oratorio di San Bernardino). Proprio con questa iniziativa, il Museo intende inaugurare la stagione di attività 2013 – 2014. All'appuntamento interverranno il vescovo Luigi Ernesto Palletti, i sacerdoti della zona, il sindaco di Pignone Antonio Pellegrotti e rappresentanti della Soprintendenza di Genova, oltre ai tecnici restauratori, che hanno compiuto un lavoro davvero egregio. Tra loro ricordiamo Gianni Casale del laboratorio della Soprintendenza genovese (tele storiche), Mariolina Rella (paramenti antichi) e la scuola di restauro Enaip Lombardia (opere lignee). Introdurrà l'evento il direttore del Museo don Cesare Giani. Va detto che, tra le opere salvate e restaurate, ci sono anche sei stazioni della Via crucis, "adottate" dai volontari e dagli amici del Museo. Al termine dell'incontro, le opere saranno riportate a Casale per la solenne benedizione della chiesa, riportata a nuovo. Non solo, ma grazie a fondi raccolti dal Comune della Spezia nella chiesa è stata installata una centralina domodray per il controllo dell'umidità, a salvaguardia delle opere restaurate.
