Il programma per il 2025 dell’Associazione Culturale Italo Tedesca, la cui presentazione nello scorso dicembre presso il Conservatorio “Puccini” ha coinciso con uno splendido concerto dell’organista Angela Metzger della Hoschule für evangelische Kirchenmusik della città gemellata di Bayreuth, si presenta vario e articolato. ll programma ha il patrocinio del Comune della Spezia e sarà realizzato con il sostegno del Goethe-Institut.
Il seminario di lettura filmica a cura di Giordano Giannini, tradizionale appuntamento per soci e simpatizzanti, si svolgerà a partire da fine febbraio presso la Mediateca Regionale Ligure “Sergio Fregoso” di via Firenze. La rassegna ha il titolo “GERcomedy. La risata nel cinema tedesco”.
Così la presenta l’esperto: ‘Inserendosi nel solco delle iniziative tracciato quest’anno dal Goethe-Institut, il tema fondante del nuovo ciclo di film sarà l’umorismo. «Chi ha detto che i tedeschi non sanno divertirsi?» si domanda Cécile Boutelet; «Lo humour tedesco esiste» prosegue la cronista de “Le Monde” «e se dall’esterno sembra meno accessibile è soltanto perché è ben organizzato. Lo humour tedesco ha persino un suo tempio: il Kabarett. La tradizione che risale all’inizio del Ventesimo secolo è soltanto lontana parente del cabaret francese, da cui prende il nome». La tradizione continua, a suo modo, a far capolino nel cinema. Uno spirito aggressivo, a volte grottesco, che non trascura però l’umano calore, il tutto per meglio ritrarre sul grande schermo l’epoca attuale … Cinque registi, cinque idee di narrazione, comporranno il mosaico di una possibile risposta. Una giovane che non ha rinunciato a sognare dà la caccia a un antico orologio, capace di conferire a chi lo possiede la facoltà di viaggiare nel tempo; … questi, gli “ingredienti” che danno sapore a “Cleo” (2019), fiabesca opera prima di Erik Schmitt, non a torto definita dai critici la risposta tedesca a “Il favoloso mondo di Amélie”), che aprirà la rassegna. Segue “Piscina per signore, ammesso burqini” (“Freibad”; 2022) firmato dalla sensibile Doris Dörrie: utopie e insospettati pregiudizi si sollevano da un multietnico “coro” di donne, sotto il sole cocente, sullo stesso prato, attorno allo stesso specchio d’acqua artificiale. Inseguimenti frenetici, dialoghi ben scritti e una vivace colonna sonora impreziosiscono poi “I pesci rossi” (“Die Goldfische”; 2019) del germano-iraniano Alireza Golafshan,il quale, con tatto e competenza, racconta la disabilità oggi, la quotidiana ricerca di un senso, di energia, di fantasie da parte di chi la patisce. Giunti al quarto incontro, soci e simpatizzanti dell’ACIT ritroveranno un nome familiare, Johannes Naber, autore del caustico “L’età dei cannibali”: se nel lavoro precedente svelava i loschi traffici di un gruppo di consulenti aziendali in un’area (immaginaria) sconvolta dalla guerra civile, in “Curveball - Noi creiamo la verità (“Curveball - Wir machen die Wahrheit”; 2020) il nostro prende le mosse da fatti accaduti, passa in disamina nientemeno che le cause dell’invasione dell’Iraq del 2003 e «prende una volta di più posizione contro la politica subordinata al capitalismo, in modo risoluto eppure spassoso» (cit. Janick Nolting).
Sarà, infine, “Lola corre” (“Lola rennt”; 1998) a chiudere il ciclo: la pellicola di culto di Tom Tykwer porta bene i suoi anni e ancora colpisce per il modo in cui mescola materiali (videoclip musicale, film d’animazione, videogioco, girati di repertorio) e generi (commedia, romanticismo, thriller, dramma) tanto variegati, per il ritmo (irrequieto quanto la protagonista, Franka Potente) e il messaggio finale, inquietante e suggestivo.
Tutte le pellicole saranno proiettate in versione originale sottotitolata in italiano. Le proiezioni saranno a ingresso libero.
Nel mese di aprile sarà esposta presso il Liceo Scientifico “Pacinotti” la mostra didattica del Goethe Institut “Alla scoperta dell’invisibile. L’incredibile storia di Alexander von Humboldt”. Alexander von Humboldt (1769-1859), fratello dell’altrettanto grande Wilhelm, è stato il più grande esploratore e lo scienziato più famoso del suo tempo. Ha scalato i vulcani più alti, navigato fiumi sconosciuti, esplorato e documentato la flora e la fauna di paesi esotici, ha criticato con lungimiranza le circostanze del suo tempo e può essere considerato un pioniere dell'ecologia. Il libro di Volker Mehnert, illustrato da Claudia Lieb, edito in Italia da Donzelli, ci rende compagni di viaggio di Humboldt e ci permette di ammirare con lui la complessa e fragile rete della vita.
Sono previste varie manifestazioni collaterali, tra le quali la conferenza di un esperto sulla figura del grande scienziato e la proiezione del film “La misura del mondo”, tratto dall’omonimo fortunato romanzo di Daniel Kehlmann del 2012.
Il progetto “Percorsi”, dedicato a un tema di per sé inesauribile, quello dei viaggiatori stranieri nel Golfo e nelle Riviere, continua online con nuovi contributi. Chi ha letto “Gli Abetini” di Ossip Kalenter, il libro dedicato a Lerici e ai suoi abitanti, non può non farsi intrigare dal “ritorno ad Abeti”, un racconto inserito nel volume del 1960 “Olivenland”, in cui l’autore, il cui vero nome era Johannes Burkhardt, raccolse i resoconti dei suoi numerosi viaggi in Italia. Il testo, tradotto da Liviana Ferdeghini, è consultabile sul sito ACIT: https://www.acitlaspezia.it/percorsi/
Il progetto web "Esperienze di traduzione", a cura di Giulia Vergano, si propone di indagare il tema della traduzione letteraria attraverso interviste a noti traduttori che si sono occupati di letteratura in lingua tedesca. Alla prima intervista, con Franco Filice, hanno fatto seguito quelle con Marina Pugliano e ultimamente con Margherita Carbonaro, voce italiana di Herta Müller, Premio Nobel per la letteratura nel 2009, di cui ha tradotto numerose opere, tra le quali La Volpe era già il cacciatore e Cuoreanimale. La Carbonaro ha ricevuto nel 2021 il Premio nazionale per la traduzione e nel 2022 il Premio di traduzione italo-tedesco alla carriera. Il progetto prevede anche incontri presso i licei sul tema della traduzione letteraria.
Si ricordano inoltre le iniziative ACIT che si svolgono nell’arco dell’anno: i corsi di lingua presso la sede di via Manin, i laboratori didattici per gli alunni delle scuole elementari, il gruppo di lettura in lingua. Altre iniziative sono attualmente allo studio.
(Foto di Enrico Amici)