Cimino, da febbraio 2024 Presidente della Società dei Concerti, una realtà culturale importante nata nel 1969. Quale bilancio fai di questa esperienza appena incominciata?
Nella sua storia la Società dei Concerti ha realizzato più di 1200 eventi per la città, viviamo un momento storico particolare, molta cultura rischia di essere mangiata dal web, il lavoro importante che le associazioni musicali possono fare è quello di far scoprire al territorio che la musica dal vivo dà emozioni che nessun supporto digitale può dare.
Non penso chiaramente ad una contrapposizione tra come oggi si fruisce della musica, ma è evidente che progressivamente la musica dal vivo ha avuto una diminuzione di pubblico, forse perché non siamo riusciti a comunicare quanto bello ed emozionante sia un‘esecuzione dal vivo. Questa è la sfida che ci attende...
Sei da sempre impegnato nel mondo della cultura, oggi il nostro territorio ha dato prova di saper cogliere sfide e nuove progettualità. A che punto siamo? Siamo un territorio che potrebbe definirsi pronto?
Penso di si, negli ultimi anni sono stati fatti passi importanti, e credo che la candidatura a Capitale italiana della Cultura sia il coronamento di un percorso di crescita collettiva
La Società dei Concerti organizza il Festival Paganiniano, il Festival del Jazz e il tradizionale concerto di Capodanno al Teatro Civico. In qualità di Presidente ti puoi ritenere soddisfatto del lavoro di programmazione degli eventi?
Ho cercato fin da subito di mescolare stili ed esperienze diverse, come avrai capito non riesco più a pensare a settori. Per me tutto è musica, vado alla ricerca dei musicisti che reputo più interessanti a prescindere dal genere, fare una programmazione è un pò come cucinare un pranzo con tante portate, il tutto deve essere equilibrato devi pensare all’aperitivo, al dolce, devi capire qual è il vino giusto tra una portata e l’altra dare ai tuoi commensali sia un piatto innovativo, ma al tempo stesso devi tener conto della tradizione. La musica è sopratutto comunità, quando programmo il mio obiettivo è quello di creare passo dopo passo, nota dopo nota, concerto dopo concerto una comunità sempre più grande.
Spesso si discute sul modello cultura e sulle ricadute che questo può portare sul territorio. Le Istituzioni, le nostre Istituzioni locali, dal tuo punto di vista si sono dimostrate partner presenti e affidabili?
L’ultimo dato ha registrato che ogni euro speso ne ha generati 4,05.
La cultura genera ricchezza e il suo mezzo più potente è lo spettacolo dal vivo. Ogni anno leggiamo dati che confermano quanto un evento culturale abbia generato ricchezza sul territorio, ogni anno viene confermata la teoria sull’alta redditività (diretta e di indotto) di ogni euro investito in cultura ad ogni livello. Ho intrapreso da quando sono Direttore artistico una positiva collaborazione con l’amministrazione comunale, che si è rafforzata da quando sono presidente della Società dei Concerti. Il Sindaco Peracchini ha dimostrato in questi anni di avere una visione di sviluppo del nostro territorio, dando alla Cultura un ruolo importante.
Una grande novità del calendario della Società dei Concerti è rappresentata dall’esibizione del Maestro Nicola Piovani giovedì 7 novembre al Teatro Civico. Ci racconti l’organizzazione della serata?
Lo abbiamo proposto al Teatro Civico, tra gli eventi di inaugurazione del Nuovo Teatro appena restaurato, che è diventato un vero e proprio gioiello, il luogo principe della cultura cittadina, l’organizzazione di questo evento con un premio Oscar che racconterà la genesi delle sue musiche suonandole, intrattenendo il pubblico e facendo vedere spezzoni dei film più rappresentativi. Penso che sarà un’altra serata di cultura indimenticabile per il nostro territorio.
Questa estate abbiamo potuto ammirare sul palco del Festival del Jazz anche Russell Crowe, adesso Piovani... nomi di richiamo internazionale. La Spezia meta sempre più autorevole?
Penso che sia un orgoglio per la nostra città, che unisce bellezze naturali a grandi eventi culturali, essere diventata in questi ultimi anni una meta ambita dai grandi artisti, devo riconoscere il merito al Sindaco che mi ha spinto e supportato in questa direzione; io metto il poco che so a disposizione della collettività
Il 2024 si sta avviando alla sua conclusione. Un sogno nel cassetto per il 2025?
Mi sto concentrando sopratutto sul rafforzamento dei progetti che abbiamo in essere, in particolare sul Festival Internazionale del Jazz che è giunto alla sua 57esima edizione, al Festival Paganiniano di Carro, che da più di 20 anni rappresenta per la provincia un importante appuntamento, vorrei riportare la Società dei concerti ad avere una stagione concertistica per l’autunno/inverno con l’obiettivo di rilanciare le nuove musiche.