I giovani italiani hanno ancora un rapporto piuttosto deficitario con il risparmio e non sanno come investire in fondi comuni. I perché sono tanti: poca conoscenza del mondo finanziario, pochi strumenti a disposizione e paura del presente, per citarne alcuni. Questo è quanto emerso dall'ultimo aggiornamento al Quinto Rapporto Assogestioni-Censis, eppure qualcosa sta cambiando.
Come confermato dal Rapporto Sottoscrittori 2024, i Millennials e la Generazione Z stanno mostrando un interesse crescente verso i fondi comuni di investimento. Questo tipo di mercato sta dunque attirando i giovani, che però devono essere messi nelle condizioni di comprendere meglio le dinamiche dei fondi di investimenti.
Per questo motivo è utile comprendere anche le abitudini dei giovani investitori, che sono stati analizzati dalla Fidelity Global Sentiment Survey, un'indagine che ha coinvolto più di 35.000 persone in età lavorativa tra l'Italia e altri 33 paesi del mondo. Dall'indagine è emerso che gli italiani hanno una visione abbastanza positiva del futuro, ma il 58% dei giovani tra i 20 e i 38 anni è ottimista solo nel breve periodo. La percentuale di chi crede anche nella pianificazione a lungo termine si ferma al 37%.
Tuttavia c'è da evidenziare un dato interessante: anche se Millennials e Gen Z sono disposti a spendere più di quanto effettivamente possono permettersi, sono riusciti comunque a risparmiare il 32% in più rispetto alle generazioni senior, aumentando i loro contributi pensionistici al 31%.
Gli esperti ritengono che bisogna insistere per colmare ulteriormente il gap che ci separa dagli altri paesi. Come agire? Per prima cosa, secondo gli addetti ai lavori, è fondamentale garantire una maggiore educazione finanziaria ai giovani, a partire da una pianificazione accurata per un futuro più sereno.
Alessandro Rongo, Marketing director and Communications coordinator di Franklin Templeton Italy, ritiene che il sistema attuale sia antiquato e non sia stato in grado di adattarsi alle esigenze dei giovani, molto diverse rispetto alle generazioni precedenti. Tale discorso spinge a ripensare a tutta l'esperienza di investimento. Secondo lui le piattaforme obsolete e i modelli di coinvolgimento che ormai non hanno più presa sui giovani e sui nativi digitali sono gli ostacoli principali, poiché possono avere processi di on-boarding complessi e mancare di opzioni di finanziamento immediato.
Ritorna quindi il discorso dell'educazione finanziaria, da implementare tramite formazione, video brevi, livecast e strumenti interattivi. Ricopre una grande importanza anche la consulenza offerta dal professionista, che deve sensibilizzare i clienti sui rischi delle scelte emotive e promuovere una visione a lungo termine che aiuti l'investitore ad accrescere la ricchezza ereditata.
In questo contesto, Onlinesim.it, che come piattaforma online compie quest’anno 25 anni, insieme a Fineco senza dubbio la più longeva, si distingue per essere la piattaforma italiana del risparmio gestito, offrendo infatti la possibilità di investire online in tutta sicurezza nei migliori fondi comuni di investimento di tutte le categorie. Grazie a un'interfaccia moderna e a processi semplificati, Online SIM rende più accessibile l'investimento in fondi comuni e fondi Sicav, rispondendo alle esigenze delle nuove generazioni di investitori. Inoltre sulla piattaforma si trova anche un blog che offre una panoramica sui megatrend di investimento del momento e accompagna i più giovani verso un’educazione finanziaria completa.