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Lamiere di automobili incidentate diventano opere d'arte e la mostra è in mezzo alla natura In evidenza

Nei boschi di Zanego, nel Parco di Montemarcello Magra - Vara, personale di Federico Maddalozzo.

Dispari&dispari inaugura sabato 29 giugno a Zanego, nel comune di Ameglia, "Levante", una mostra personale dell'artista Federico Maddalozzo. Una serie di lavori prodotti in loco con lamiere di auto incidentate saranno presentati nella sede estiva della galleria, un bosco di Pini di Aleppo. L'evento, curato da Andrea Sassi, è visibile su appuntamento fino al 3 agosto 2024.
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Prefazione Mostra
Da alcuni anni, Andrea Sassi, fondatore e direttore artistico della galleria dispari&dispari, apre in estate la sua casa vacanze affacciata sul mare del litorale di levante della costa ligure e invita artisti in residenza ad interagire con il bosco di Pini di Aleppo che sorge all'interno della proprietà. Questo progetto non si propone solo di estendere la programmazione della galleria in un luogo inconsueto e magico, ma anche di incoraggiare gli artisti a relazionarsi con la natura e il bosco stesso, un soggetto vivo e in costante trasformazione.
Il concetto di natura, con la sua bellezza e fragilità, è profondamente sentito in questo luogo situato all'interno del Parco Naturale di Montemarcello. Tuttavia, percorrendo le strade della litoranea o camminando sui sentieri che collegano i paesini di Tellaro, La Serra, La Rocchetta e Montemarcello, con Zanego come punto centrale, capita di imbattersi in vere e proprie discariche a cielo aperto; materassi, latte di vernice, materiali isolanti e scarti domestici che deturpano questi luoghi incontaminati.

In questo contesto in cui la bellezza convive con l'incuria, Maddalozzo presenta una serie di opere realizzate con lamiere di automobili incidentate, offrendo una chiave di lettura poetica su come l'arte possa essere una forza generatrice, capace di trasformare lo scarto in qualcosa di unico e prezioso, in dialogo sensibile e rispettoso con l'ambiente circostante. L'idea di "Levante" nasce durante un primo sopralluogo avvenuto lo scorso aprile. Due sono in particolare le immagini evocate dall'artista durante la sua visita: il bosco come sito di archeologia contemporanea, dove vengono abbandonati i detriti del nostro tempo e la linea di costa con le sue spiagge su cui, durante le violente mareggiate invernali, arrivano rifiuti di ogni tipo.

Nel mezzo si trova la location teatro dell'evento, sospesa tra cielo, mare e terra. Per concepire l'installazione, l'artista ha deciso di lavorare sull'idea del bosco come linea di confine, limite a strapiombo, schiacciato tra la forza del vento e quella del mare, momento e luogo di sospensione in balia degli eventi. Le sezioni di auto incidentate, rivestite di wrapping film e collocate sugli alberi o a terra tra i cespugli di mirto, appaiono come portate dal vento, elemento persistente in questo luogo. Le opere di Maddalozzo, sembrano aggrapparsi ai pini di Aleppo, modellate e trascinate dal vento in un atto di poetica resistenza o abbandono alle forze atmosferiche.

Federico Maddalozzo, da sempre ossessionato dalla teoria del colore, dal significato delle tonalità in certi eventi spazio-temporali e dagli errori di produzione come spunti per l'arte, si è recentemente focalizzato su come interagiamo con gli oggetti e gli ambienti intorno a noi e su come cerchiamo di proteggerli e conservarli. Questo interesse nasce dall'osservazione di fenomeni quotidiani, che riproduce in sculture e disegni. Elementi effimeri con un preciso significato formale e concettuale il cui significato va oltre il loro contesto originale.

Federico Maddalozzo è nato nel 1978. Vive e lavora a Berlino.

Informazioni
Località: Zanego (SP)
Inaugurazione: sabato 29 giugno 2024 dalle 17 alle 21 Fino al 3 agosto su appuntamento. Rsvp: +39.335.6097304 www.dispariedispari.org
Come Arrivare
Raggiungere la località Zanego nel comune di Ameglia (SP) su strada provinciale 28. Lasciare l'auto nel parcheggio Le Figarole o nei pressi e seguire le indicazioni. Per raggiungere la sede è necessario percorrere a piedi un sentiero di 300 metri.

 

 

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