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Traffico internazionale di rifiuti, dalla provincia della Spezia arrivavano sino in Nigeria In evidenza

Perquisizioni e sequestri in diversi comuni della provincia. Depositate oltre 30 informative.

Al termine di lunga attività d’indagine, i carabinieri forestali di Borghetto Vara hanno denunciato diversi soggetti che avevavo allestito un'attività di trasportato e smaltimento di ingenti quantitativi di rifiuti, anche pericolosi, provenienti da società e privati.

L’attività dei forestali è cominciata nel 2023 quando nei comuni di Borghetto Vara e Pignone sono stati accertati numerosi abbandoni di rifiuti e in alcuni casi anche la combustione degli stessi. Grazie a circa duecento attività di pedinamento e osservazione, anche attraverso l'impiego di sistemi satellitari, è stato accertato che gli indagati si occupavano della raccolta di diverse tipologie di rifiuti che venivano gestiti in maniera illecita ed in alcune occasioni spediti in Nigeria. Per l’attività di spedizione venivano utilizzati dei container noleggiati tramite una società appositamente creata attraverso la quale veniva anche mascherata la proprietà dei rifiuti e il luogo di provenienza col fine di renderne legittima la spedizione dai porti della Spezia e Genova. 

E' stata anche accertata la complicità di alcune societa di spedizioni e sono state denunciate sei ditte che hanno conferito ai trafficanti ingenti quantità di rifiuti con il fine di contenere i costi di smaltimento.

Il 5 febbraio 2025 su delega dell’autorità giudiziaria sono stai perquisiti la privata dimora di uno degli indagati e due aree nel comune di Sarzana e Castelnuovo di Magra utilizzate per la demolizione illecita di veicoli, lo stoccaggio dei relativi componenti ed altri rifiuti. Sono stati posti sotto sequestro circa 60 autovetture fuori uso, 4 autocarri utilizzati per lo stoccaggio di rifiuti elettronici e di altra natura, anche pericolosi, rifiuti depositati in modo incontrollato costituiti soprattutto da componenti meccanici ed elettronici di autoveicoli. Sono stati accertati anche percolamenti di idrocarburi sul suolo per i quali verrà disposto campionamento da eseguirsi unitamente ad Arpal. I carabinieri forestali hanno effettuato le perquisizioni con il supporto dei colleghi della compagnia della Spezia e Sarzana e di un’unità cinofila per la ricerca dello stupefacente. I militari operanti sono stati complessivamente ventuno.

Le informative depositate sono state oltre trenta e le ipotesi di reato contestate sono: attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti, gestione illecita di rifiuti, combustione illecita di rifiuti, attività di demolizione non autorizzata, riciclaggio, favoreggiamento, falsità ideologica, inquinamento ambientale, esportazione di munizioni senza autorizzazione, detenzione e vendita di sostanze stupefacenti.

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