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Una nuova Darsena e un canale navigabile nell'ex area Enel: la proposta di Confartigianato In evidenza

di Luca Vaccaro -  Un progetto ambizioso per lo sviluppo della città presentato da Confartigianato insieme agli architetti Cristiano Ruggia e Andrea Schiffini

La Spezia guarda al futuro con una proposta di grande impatto per lo sviluppo produttivo del territorio. Confartigianato La Spezia, insieme agli architetti Cristiano Ruggia e Andrea Schiffini, ha presentato un'idea progettuale per la riqualificazione dell'area della dismessa centrale Enel. Un'iniziativa che punta a trasformare uno degli ultimi spazi industriali significativi della città in un polo di crescita sostenibile legato all'economia del mare.

La proposta, illustrata nella sede di Confartigianato in via Fontevivo dal presidente Paolo Figoli, con la partecipazione di Ruggia e Schiffini e dell'architetto Olta Asimetaj, mira a coniugare bonifica ambientale e sviluppo industriale. Presenti anche il direttore Giuseppe Menchelli e il suo collaboratore Nicola Carozza.

"Un idea dalla doppia valenza per il territorio - spiega Figoli - poiché sarebbe sia un volano dal punto di vista economico, sia una garanzia di riconversione di 100 ettari di territorio attualmente sottoposti a vincoli idrogeologici importanti, in quanto fungerebbe da scolmatore delle acque del circondario nei periodi caratterizzati da forte pioggia". "Un progetto che vedrebbe la possibilità di insediare incubatori e capannoni sulla darsena per lo sviluppo della nautica da diporto, mentre sul canale navigabile potrebbero instaurarsi attività della filiera della nautica - aggiunge l'architetto Schiffini. - Un intervento che prevederebbe anche l'incremento e la cucitura della viabilità esistente, con una strada da anello intorno alla Darsena per consentire il servizio delle aree produttive".

"Il progetto nasce dalla necessità di ampliare spazi a terra e specchi acquei per lo sviluppo dell'economia del mare - sottolinea Ruggia. - La nostra progettualità è flessibile, anche perchè la costruzione avverrebbe a lotti, ma secondo le nostre valutazioni questa è la risposta più efficiente per l'incremento della Blue Economy, in cui il miglio blu troverebbe grande sviluppo. Avere a disposizione 100.000 metri quadrati di capannoni e spazi a terra credo rappresenti una proposta concreta e futuribile per la nostra città".

"Un'opera che cambierebbe totalmente lo scenario della città", evidenzia con visibile soddisfazione Carozza, al quale replica Menchelli: "Il tema della nautica è radicato in città e ci ha fatto crescere ma i problemi dovuti agli spazi sono tangibili e in essi si rispecchiano tutti coloro che operano nel settore. Tale intervento consentirebbe di aprire prospettive di crescita enormi. Liberare un milione di metri quadri dai vincoli idrogeologici darebbe risposta importante sia agli abitanti che alle imprese che operano in loco".

Un'idea strategica per la crescita economica

Il progetto prevede la realizzazione di una grande darsena, attorno alla quale sorgerebbero capannoni e piazzali destinati ad attività produttive. La darsena sarebbe collegata al mare tramite un canale navigabile che partirebbe da Pagliari, rendendo l'intera area un hub logistico e industriale di rilevanza nazionale e internazionale.

Secondo i promotori, l'iniziativa rappresenta un'opportunità di sviluppo paragonabile alla costruzione dell'Arsenale marittimo militare alla fine dell'Ottocento, che ha contribuito per oltre un secolo alla crescita della città.

I numeri del progetto

Superficie complessiva: 270.000 mq (circa 40 campi da calcio)
Specchio acqueo della darsena: 52.480 mq (7 campi da calcio), con una lunghezza di 328 m e una larghezza di 160 m
Canale navigabile: 931 m di lunghezza, larghezza variabile tra 20 e 37 m, profondità di 4 m
Superficie coperta dai capannoni: 100.000 mq, oltre ai piazzali (circa 15 campi da calcio)
Nuova viabilità: 2.569 m
Mitigazione del rischio idraulico: interventi su un'area di circa 100 ettari (1.000.000 mq) che comprende Fossamastra, Pagliari e la zona industriale ex Jutificio
Aspetti urbanistici e ambientali
Il progetto si inserisce nel quadro della variante al piano urbanistico comunale del giugno 2022, compatibile con la vocazione industriale dell'area e con gli obiettivi di salvaguardia occupazionale e potenziamento della rete ecologica.

Dal punto di vista ambientale, il futuro canale navigabile contribuirebbe alla riduzione del rischio idraulico nella zona di Pagliari e Fossamastra, migliorando il deflusso delle acque e riducendo il pericolo di allagamenti.

Un'opportunità per il territorio

La proprietà dell'area interessata è di Enel Produzione S.p.A., e il progetto si propone come un'occasione per avviare un dibattito pubblico sul futuro della zona, coinvolgendo istituzioni, parti sociali e operatori economici. Il progetto, pur in fase preliminare, si propone come un punto di partenza per una riflessione condivisa sul futuro industriale della città.

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