Martedì 11 giugno alle ore 21, nella Sala Consiliare del Comune di Lerici, si terrà un’iniziativa in occasione del centenario della morte di Giacomo Matteotti, deputato socialista ucciso dai fascisti il 10 giugno 1924. L’iniziativa è organizzata dalla sezione ANPI di Lerici, dal Circolo ARCI Borgata Marinara, dalla Cooperativa 1° Maggio, dalla Società Marittima di Mutuo Soccorso, dall’Associazione Culturale Mediterraneo e dal Circolo Pertini.
Dopo il saluto istituzionale del Sindaco Leonardo Paoletti e l’introduzione di Giorgio Pagano, presidente dell’Associazione Culturale Mediterraneo e co-presidente del Comitato provinciale Unitario della Resistenza, lo storico Giovanni Scirocco, docente all’Università di Bergamo, terrà una conferenza sul tema “Matteotti. L’ultimo discorso”.
L’ultimo discorso del deputato socialista fu tenuto il 30 maggio 1924. Sarebbe dovuto durare venticinque minuti ma durò oltre un’ora per le continue interruzioni dei fascisti. L’iniziativa – sostengono i promotori – “è un’occasione per riflettere sulla natura violenta e antidemocratica del fascismo e sulla perenne attualità dei valori dell’antifascismo e anche per far meglio conoscere una grande personalità della politica italiana, sempre impegnata per la dignità dei lavoratori, per la pace e per la difesa della democrazia dallo squadrismo fascista, contro ogni compromesso con il neonato regime”.
“Aveva ragione lo storico Renzo De Felice – afferma Giovanni Scirocco – quando scriveva che «l’ultimo discorso di Matteotti fu di duplice opposizione, contro il governo fascista, contro il fascismo tout court, ma anche contro i collaborazionisti del proprio partito e della CGL»”. Ma, soprattutto – aggiunge – “il discorso del 30 maggio accelerò ulteriormente i tempi dell’operazione, quasi sicuramente decisa da tempo, volta a eliminare Matteotti dalla scena politica. La rabbia fascista nei suoi confronti, peraltro maturata nel corso degli anni, a partire dalla sua inflessibile opposizione alla guerra, si manifestò in maniera ancora più evidente nei giorni successivi, fino al tragico epilogo del 10 giugno”.