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Stefano Ardito presenta alla Spezia il suo libro "Guerra in Appennino. 1943-1945: lotta per la libertà" In evidenza

di Alice Tintori - Non solo ripercorre le battaglie principali combattute sui monti, ma traccia itinerari che sono "sentieri della memoria".

Martedì 5 dicembre, si concluderà la rassegna “I martedì con la storia” organizzata dall’Istituto spezzino della Resistenza e dell'Età contemporanea (ISR) con il patrocinio del Comune della Spezia.
Presso l’Auditorium della Biblioteca Beghi, alle ore 17, Stefano Ardito dialogherà con la giornalista Annalisa Coviello in merito al suo ultimo libro, Guerra in Appennino. 1943-1945: lotta per la libertà, Edizioni Corbaccio.

Giornalista, scrittore, fotografo e documentarista, Stefano Ardito è anche un famoso camminatore e alpinista, che è stato, tra l’altro, in Himalaya, nel Sahara, in Patagonia e in Antartide. Autore di numerosi libri, di un centinaio di guide e di sessanta documentari televisivi, ha scritto e scrive per alcuni dei più importanti quotidiani e periodici italiani.

Il libro che verrà presentato alla Beghi non solo ripercorre le principali battaglie che si sono combattute sugli Appennini, ma suggerisce anche, proprio grazie all’esperienza diretta dell’autore, degli itinerari su quelli che in diversi luoghi si chiamano ormai “sentieri della memoria”, che possono essere percorsi da chiunque, senza essere per forza esperti di arrampicate.
Un’idea per un turismo che coniuga il ricordo della lotta per la libertà con la bellezza dei luoghi che sono stati, appunto, scena di combattimenti.

Dalla Maiella a Monte Cassino, da Predappio alle “nostre” Alpi Apuane, si snoda una lunga serie di piccole, grandi storie che hanno visto come protagonisti uomini, e donne, illustri e meno, italiani ma anche stranieri, con un unico ideale: liberare l’Italia dalla dominazione nazi-fascista.
E così, se le Alpi sono, per sempre, lo scenario e il simbolo di una guerra mondiale, la Prima, che si è svolta proprio su quella linea orizzontale di confine tra diversi popoli, Ardito ci fa riflettere sul fatto che gli Appennini, l’asse verticale del nostro Paese, hanno visto un conflitto non meno cruento, anzi, forse, ancora più feroce, perché ha coinvolto proprio tutta l’Italia.

L’ingresso all’evento è libero.

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