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Dimissioni di Giovanni Toti, le reazioni In evidenza

Si guarda alle elezioni che si devono tenere entro 90 giorni.

Negli ultimi giorni le voci su possibili, imminenti, dimissioni di Giovanni Toti si erano intensificate e alle 10.40 di oggi si sono rivelate fondate.
Dopo 80 giorni di arresti domiciliari, il Presidente di Regione Liguria, che era sospeso dal suo ruolo, ha deciso di lasciare la guida della Giunta.

Ovviamente stanno arrivando le reazioni di tutto il mondo della politica e del sindacato ligure, che ora guarda alle elezioni che si devono tenere entro 90 giorni.

LE REAZIONI DELLA POLITICA


Davide Natale segretario PD Liguria: "Ora si apra una nuova pagina che guardi al futuro e rompa con il sistema personalistico instaurato dal centrodestra"
"Quanto avvenuto oggi è la certificazione del fallimento di Toti e della sua politica. Una politica che ha anteposto gli interessi di pochi a quelli dei liguri pensando a una sorta di impunità che è teorizzata anche da altri esponenti del centrodestra ligure e nazionale. Il giudizio non è della magistratura e della legge ma è figlio del mandato elettorale.
Il disastro del centrodestra ligure è confermato da quanto non è stato fatto in questi anni: la sanità allo sbando retta solo dal sacrificio degli operatori, l'opacità nell'amministrazione, l'assenza di concrete politiche ambientali, la mancanza di un piano industriale capace di rilanciare la presenza di grandi gruppi nella nostra regione e politiche per la casa e per le nuove generazioni del tutto assenti.
Ora si deve aprire una nuova pagina che sappia guardare al futuro e che rompa un sistema che ha relegato la Liguria a un ruolo marginale nello scacchiere nazionale. Si parta dal no secco al trasferimento della nave rigassificatrice e si metta al centro il tema sanitario e quello del lavoro".

 Iacopo Montefiori segretario provinciale PD
"Finalmente l’ex presidente ha liberato la Liguria dalla condizione di ostaggio in cui siamo stati tutti tenuti per 3 lunghi mesi, non pensino FDI e Lega di smarcarsi da questo sistema di potere predatorio che ci ha portato a questo punto.
Noi dobbiamo proseguire, come non abbiamo mai smesso di fare, al di là degli sviluppi delle vicende giudiziarie, con le iniziative nelle tante feste de L’Unita e non solo nella nostra provincia, momenti di confronto e partecipazione sui temi per noi fondamentali per la Liguria di oggi e di domani: dalla Sanità pubblica ai servizi alle persone, dalle condizioni di lavoro in una regione che ha standard e indicatori non in linea con le altre regioni del centro nord Italia, dalla quale i giovani scappano per trovare condizioni di vita migliori, ad uno sviluppo economico in linea con la transizione ecologica come opportunità di nuova crescita e buona occupazione.
Su questi importanti temi costruiremo “L’Alternativa” per la Liguria".

 

Giorgia Lombardi, Consigliere comunale LeAli a Spezia: "Speriamo che la politica portata avanti in questi anni, di personalismi e privatizzazioni sia finalmente terminata"
"L'uscita di scena di Toti indubbiamente indebolisce il sindaco di Spezia in modo importante. Ora le sue prospettive per un futuro in Regione Liguria sono sfumate e gli appoggi regionali sono venuti meno.
Speriamo che la politica portata avanti in questi anni, di personalismi e privatizzazioni sia finalmente terminata.
La Liguria potrà finalmente ripartire dai cittadini onesti che saranno chiamati ad eleggere rappresentanti di alto valore morale e che hanno a cuore tutta la popolazione e non solo gli imprenditori".

 

Il capogruppo regionale del M5S Fabio Tosi con il collega di Gruppo Paolo Ugolini: "Finalmente sono arrivate le dimissioni"
"Finalmente. Era dall'8 maggio che chiedevamo il doveroso passo indietro di Giovanni Toti. E come abbiamo sempre detto, la Liguria non poteva rimanere appesa alle sue vicende giudiziarie, per le quali si difenderà nelle sedi opportune. Il nostro è sempre stato un giudizio politico. Oggi si sono concretizzate le sue dimissioni: era l'ora. Dispiace che si sia arrivati a questo epilogo dopo aver tenuto la Regione in ostaggio per 2 mesi e mezzo. Ora si restituisca la parola agli elettori, la cui decisione è e sarà per noi sempre sovrana".

 

Gianni Pastorino (Linea Condivisa): "Ora un nuovo capitolo per la Liguria"
"Oggi, con le dimissioni di Giovanni Toti, si chiude una lunga e controversa stagione politica per la nostra regione. Toti non è più presidente della Liguria, questo momento rappresenta una svolta cruciale per il futuro del nostro territorio. Desidero innanzitutto ribadire il nostro impegno per una cultura garantista. La giustizia deve seguire il suo corso naturale, e noi rispettiamo profondamente questo principio. Tuttavia, sin dal 7 maggio 2024, giorno in cui Toti è stato sottoposto agli arresti domiciliari, ho chiesto con forza ogni giorno le sue dimissioni. È fondamentale che le donne e gli uomini liguri possano nuovamente esprimersi e scegliere un nuovo governo per la regione.
In realtà si sono persi più di due mesi. Toti potrà pure dimostrare alla magistratura la sua innocenza, ma era evidente fin dall'inizio che non si potesse governare una regione, fatta di donne, uomini, povertà, lavoro, ambiente, imprese, disuguaglianza, insomma un corpo vivente, dagli arresti domiciliari. E oggi appaiono ancor più ridicole e incomprensibili le arroganti dimostrazioni di forza dei giorni scorsi delle consigliere e dei consiglieri di centrodestra, primi peraltro ad abbandonate Toti al suo destino.
Ora tocca a noi, al centrosinistra, dimostrare di essere una valida alternativa. Abbiamo l'opportunità e la responsabilità di costruire una Liguria diversa, una Liguria che non sia più nelle mani di un centrodestra che ha governato per nove anni. Vogliamo una regione con maggiore equità sociale, una sanità più accessibile e attenta ai bisogni delle persone, una cura e attenzione più decise per l'ambiente, e uno sviluppo economico che crei posti di lavoro dignitosi e condizioni di vita migliori per tutti.
Questa è la sfida che accettiamo con entusiasmo e determinazione. Toti oggi se n'è andato, non solo termina una stagione politica, ma anche un periodo in cui il nostro presidente si era trasformato in un doge, allontanandosi dal ruolo politico che dovrebbe rappresentare. È il momento di tornare a governare questa regione con responsabilità e trasparenza.
I liguri e le liguri meritano un governo capace, onesto e vicino alle loro esigenze, anche quando le situazioni saranno difficili e complesse. Siamo pronti a raccogliere questa sfida e a lavorare per un futuro migliore, evitando gli errori del passato. Oggi è una giornata importante e positiva per la nostra regione.
Uniti e determinati, possiamo costruire insieme una Liguria più giusta in cui sia possibile avere uno sviluppo economico e sociale condiviso dalle persone".

 

 

 

LE REAZIONI DEI SINDACATI

Maestripieri (Cisl Liguria): "Al centro del dibattito politico sia il futuro della Liguria"
"Apprendiamo la notizia delle dimissioni di Giovanni Toti dalla carica, già sospesa, di presidente della Regione Liguria. Senza entrare nel merito dell'inchiesta giudiziaria in corso, non avendone né titolo né competenza, la Cisl auspica che la Regione possa avere in tempi ragionevoli una guida solida e con la giusta visione di crescita e sviluppo. Ci appelliamo, in questo senso, a tutte le forze politiche affinché si riporti al centro del dibattito pubblico il futuro del territorio. Lavoro, sanità, infrastrutture, benessere delle persone, opportunità di crescita per le nuove generazioni: sono questi i temi che devono animare l'agenda politica ligure in vista del prossimo appuntamento elettorale".


Luca Comiti, segretario CGIL La Spezia:
"Auspico che il centro sinistra spezzino e ligure sappia ricercare e trovare gli elementi di unità su lavoro, sanità e diritti sociali per battere assieme le destre e dare un nuovo governo alla Liguria"

 

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