Il libro di Dino Grassi “Io sono un operaio. Memoria di un maestro d’ascia diventato sindacalista” sarà presentato sabato 2 dicembre alle ore 16,30 a Lerici nella sala Unitre. L’iniziativa è organizzata dalla Sezione ANPI di Lerici, da Unitre Lerici e dall’Associazione Culturale Mediterraneo.
Dopo i saluti di Giuliana Seratini e di Eliana Bacchini interverrà Luca Borzani, storico ed editorialista di Repubbblica, che dialogherà con Giorgio Pagano, curatore dell’opera.
Dino Grassi (1926-2023) è stato un operaio del Cantiere del Muggiano alla Spezia, per oltre dieci anni segretario della Commissione Interna. Fu poi consigliere regionale del PCI, assessore comunale a Sarzana e assessore provinciale. Nato a Massa, si trasferì subito con la famiglia a Pozzuolo di Lerici e trascorse l’adolescenza e la gioventù a San Terenzo.
Il libro è stato pubblicato da ETS edizioni nell’ambito della collana “Verba manent”, dedicata alle storie di donne e uomini testimoni del loro tempo, spesso impegnati a costruire un mondo più giusto e solidale.
La “memoria” annota la vita lavorativa di Grassi al Cantiere del Muggiano tra il 1940 e il 1980 del secolo scorso. Dai ricordi che mette su carta emerge l’esperienza di una persona, ma anche della comunità che lo accoglie, investita dai grandi eventi storici: il 25 luglio e l’8 settembre 1943; gli scioperi del 1944 e la Resistenza; la ricostruzione del paese e la rottura dell’unità sindacale; la restaurazione degli anni Cinquanta, la caduta del mito di Stalin, la progressiva riscossa operaia dai primi anni Sessanta, l’Autunno caldo e la successiva sconfitta. Alla Spezia, lungo il decennio che va dai primi anni Sessanta ai primi anni Settanta, fu epica la lotta per la salvezza del Cantiere del Muggiano.
La pubblicazione della “memoria” è stata curata da Giorgio Pagano, autore di un’intervista a Grassi e di una Postfazione che completano il libro.
In una fase di rimozione delle vicende del proletariato industriale, la “memoria” di Grassi, insieme all’intervista, ci invitano a indagare le storie di fabbrica e a recuperare la ricchezza politica e culturale allora prodotta, affinché non vada perduto un patrimonio che ancora ci può essere utile.
Il 29 novembre, al Circolo ARCI di Battifollo, è stato consegnato alla famiglia di Dino Grassi il Memorial XXIX Novembre promosso dal Comitato ARCI Val di Magra. Sono intervenuti il presidente ARCI Alberto Tognoni, l’assessore comunale Giorgio Borrini, il lavoratore del Muggiano Marzio Artiaco, Giorgio Pagano e Alessandro Grassi, figlio di Dino. Tognoni ha ricordato come a Sarzana Grassi fosse “circondato da fiducia e stima da parte di tutti”. Così Borrini, che lo ha considerato come “esempio di uomo gentile e colto” ed “espressione di valori alti e universali, non solo di parte”. Per Artiaco “in Cantiere si respira ancora quel che Grassi ha lasciato” e “il suo libro per noi è quasi un vangelo, ci insegna l’attenzione costante ai bisogni dei lavoratori e lo spirito critico”. Così ha concluso Giorgio Pagano: “Della lezione di Grassi rimane un modo di vivere, modesto e austero. Non possiamo più pensare di possedere, di consumare tutto. Allora il problema della distruzione della natura non era avvertito. Ma quella sobrietà ci parla ancora. E rimane l’impegno contro le ingiustizie e per la dignità e la libertà del lavoro, di cui c’è più che mai bisogno”.