Ci sono tante affinità tra Cristina D’Avena e Gianni Morandi, protagonista della nostra precedente intervista. Sicuramente i natali, entrambi, infatti, sono bolognesi, poi quella genetica che sembra fermare il tempo (Cristina è bellissima e glielo facciamo subito notare appena la incontriamo) ma, soprattutto, quella che l’eterno ragazzo definisce “memoria collettiva”, la capacità che alcune canzoni hanno di entrare nell’animo delle persone e di farne parte a tal punto da essere trasmesse di generazione in generazione, di padre in figlio.
Tutti siamo stati bambini, pochi se ne ricordano, citando Antoine De Saint-Exupéry, ma con Cristina D’Avena è impossibile dimenticarsene: i Puffi, Sailor Moon, Mila e Shiro, l’incantevole Creamy… potremmo continuare all’infinito! Le sigle dei cartoni animati sono parte di noi, ci portano in un mondo fatto di leggerezza e spensieratezza, i problemi, almeno in apparenza, sembrano svanire. Questa sera poi saranno suonate dal vivo con il supporto dei Gemboy e questa collaborazione è attesa con grande entusiasmo dal pubblico, accorso in gran numero.
Mancano pochi minuti all’inizio dello spettacolo e nel backstage si respira l’adrenalina del pre-concerto, la tensione di una “macchina” in cui il lavoro del singolo è legato a quello degli altri, in una rete dove tutto deve funzionare al meglio. Siamo rapite dall’organizzazione e ci rendiamo conto di quante professionalità gravitino dietro un grande evento. Con noi il Presidente del Consiglio Comunale Salvatore Piscopo che, in rappresentanza del Comune della Spezia, ha permesso di portare a compimento queste importanti esperienze di crescita per noi studenti della curvatura comunicazione del Liceo Classico Lorenzo Costa.
Finalmente è arrivato il nostro momento, la porta del camerino si apre e Cristina D’Avena ci accoglie con un grande sorriso. Sta ancora finendo di prepararsi, ma trova tempo e modo di rispondere, mettendoci subito a nostro agio, alle domande che abbiamo preparato per lei.
Ha dei ricordi legati al nostro territorio?
«Sono venuta spesso dalle vostre parti, sia per lavoro che in vacanza, ma sempre molto velocemente. Spero di poter tornare presto con maggiore calma, per approfondire la conoscenza e la visita di questi luoghi meravigliosi».
Con quali canzoni è cresciuta, visto che noi siamo cresciute con le sue?
«Sono legata a molti. Primo fra tutti un mio conterraneo, Lucio Dalla, grandissimo artista e caro amico, sono cresciuta con lui; poi Antonello Venditti, Lorenzo Jovanotti, la grande Mina. Pensate che ho addirittura lavorato con il figlio di quest’ultima (Massimiliano Pani n.d.r.), che ha scritto per me "Siamo fatti così"».
Ha una canzone del cuore tra quelle del suo repertorio?
(«Sicuramente Kiss me Licia, anche perché l’ho interpretata “in carne ed ossa” e penso che la storia d’amore tra i due protagonisti la conosciate tutti, nonostante voi siate molto giovani. Seguono Sailor Moon, così come Occhi di gatto, i Puffi, che è un'altra sigla molto importante per la mia carriera, però sicuramente “Licia è il top” ».
L'incontro più importante?
«Quello con Alessandra Valeri Manera, la paroliera di tutte le mie canzoni, con lei ho iniziato questo meraviglioso lavoro. È stata anche autrice di Bim Bum Bam, il contenitore pomeridiano dei cartoni e dei telefilm per il pubblico più giovane».
Una delle esperienze più significative dalla sua carriera?
«Sono stata in assoluto la prima donna solista a cantare al Forum di Assago. Tutto in beneficenza, per la ricerca sul cancro».
Il tempo stringe, rimane giusto il tempo per scattare qualche foto ricordo, chiedere un autografo e raggiungere il posto in platea. Non prima però di scambiare qualche battuta con il nostro Sindaco, Pierluigi Peracchini, che si aspetta una serata «sicuramente divertente ma anche riflessiva, dal momento che la D’Avena è un’artista che ha dei valori e li trasmette, attraverso i testi delle sue canzoni, anche ai giovanissimi». Leggiamo nel suo volto grande soddisfazione ed entusiasmo per questa Estate spezzina che proprio nelle serate precedenti, ha registrato oltre 10.000 presenze, «questo è il segno di una città che vive».
Il calendario degli eventi non prevede solo concerti ma anche momenti di teatro, «viaggi di riflessione sulla vita, i sentimenti, il futuro».
(Testo: Eva Cocchi, Sofia Guglielmo, Giorgia Vellutino)
