fbpx

Accedi al tuo account

Nome utente*
Password *
Ricordami

Presentato il Festival della Mente 2022: Grossman, Spencer, Bignardi, Nucci, Barbero, Frida Bollani tra i protagonisti In evidenza

di Anna Mori – il Festival si terrà dal 2 al 4 settembre con il consueto ricco programma di eventi. Previsto uno spazio dedicato anche a bambini e ragazzi.

La XIX edizione del Festival della Mente si terrà a Sarzana da venerdì 2 a domenica 4 settembre. L’evento è promosso dalla Fondazione Carispezia e dal Comune di Sarzana ed è diretto da Benedetta Marietti. Il festival gode anche del patrocinio del Ministero della Cultura e della Regione Liguria.

L’evento può essere considerato il primo festival europeo dedicato alla creatività e alla nascita delle idee: anche quest’anno scienziati, filosofi, letterati, storici, artisti italiani e internazionali saranno a Sarzana per tre giorni all’insegna della cultura.

Il tema conduttore di questa edizione sarà il ‘movimento’. «’La cosa più pericolosa da fare è rimanere immobili. È stata questa frase di William S. Burroughs, padre del movimento della ‘Beat Generation’, a ispirare la scelta del concetto di movimento come filo conduttore della XIX edizione del Festival della Mente – ha dichiarato Benedetta Marietti - Contro l’immobilismo, la parola movimento associata al nostro festival vuole ribadire il dinamismo e la ricchezza provenienti dagli stimoli culturali, e l’intreccio vitale delle discipline umanistiche e scientifiche che vanno a formare un unico sapere indivisibile. Il mio augurio è che la bellezza della letteratura, della scienza, dell’arte e della storia, raccontata con passione dai relatori permetta di mettere in moto nuove energie e speranze che servano a costruire un mondo diverso”.

“Il Festival è Sarzana e per ogni sarzanese ogni edizione è sempre una nuova emozione  ha spiegato Cristina Ponzanelli Sindaco di Sarzana - Rivendichiamo con orgoglio di non aver mai rinunciato al Festival, nemmeno nel periodo critico della pandemia. Tra le tante privazioni che abbiamo dovuto accettare in questo periodo è stata l’impossibilità di essere pienamente padroni dei nostri spostamenti. Da qui l’idea di scegliere come filo conduttore di questa edizione del Festival, il ‘movimento’ quale mezzo di apertura di nuovi scenari e di ritrovata serenità, che ci permette di vivere il nostro quotidiano con rinnovata normalità. E’ anche un tema molto attuale che ci porta a riflettere sulle costrizioni che i conflitti stanno imponendo a tante popolazioni”.

“Il merito del Festival resta immutato  – ha concluso Cristina Ponzanelli – è il merito di proporre una riflessione sul nostro tempo, cogliendone criticità e opportunità, e mai come quest’anno sarà una riflessione sulla ripartenza”.

Con 25 eventi in programma, quest’anno il Festival si interroga sui temi più urgenti presenti e futuri. Oltre alla questione dei rifugiati, affrontata nella ‘lectio magistralis’ inaugurale da Filippo Grandi, Alto Commissario dell’UNHCR, si parlerà anche di ambiente e acqua, salute, guerra, adolescenti, con la convinzione che per trovare la soluzione ai problemi bisogna prima esserne consapevoli.

“Il Festival della Mente è uno degli investimenti più importanti di Fondazione Carispezia in ambito culturale – ha affermato Andrea Corradino Presidente di Fondazione Carispezia – E’ un evento che ha guadagnato un posto rilevante nel panorama nazionale, grazie al carattere innovativo e creativo che lo contraddistingue. Tanti anche quest’anno i contenuti sempre nuovi e pensati appositamente per la manifestazione dagli stessi relatori reinterpretando il concetto del ‘movimento’. Il Festival rappresenta un segnale di ripartenza con ricadute per il nostro territorio e la sua crescita, con uno sguardo ai giovani coinvolti sia come spettatori che come volontari che per tre giorni vivranno la manifestazione in prima persona”

In piazza anche i volontari, cuore della manifestazione: una squadra di circa 200 giovani, in maggioranza studenti e studentesse delle scuole superiori del territorio e universitari.

Accanto al programma per il pubblico adulto, una sezione dedicata a bambine e bambini, ragazze e ragazzi, un vero e proprio festival nel festival a cura di Francesca Gianfranchi, propone laboratori per la fascia d’età da 0 a 15 anni. In calendario 12 appuntamenti (25 con le repliche) legati al tema di questa edizione – il movimento – e declinati tra scienza, tecnologia, arte, scrittura e disegno

Tornerà anche parallelaMente, rassegna off coordinata da Virginia Galli, Francesca Giovanelli ed Elisa Palagi, che vede come protagonisti artisti e associazioni culturali del territorio, in programma dal 31 agosto al 2 settembre nel centro storico di Sarzana.

Tutti gli appuntamenti saranno realizzati nel rispetto delle norme per la prevenzione del Covid-19.

Prevendita dal 21 luglio su www.festivaldellamente.it e a Sarzana presso la biglietteria del Teatro degli Impavidi (informazioni e orari nella sezione “Biglietti” del sito del festival).

Biglietti: lezione inaugurale gratuita con prenotazione obbligatoria; tutti gli appuntamenti € 4; spettacoli di Vasco Brondi, Frida Bollani Magoni e Mariangela Gualtieri € 10. Su ciascun biglietto si applica una commissione per il servizio prevista dal circuito di vendita, pari a € 1. 

I podcast di tutti gli incontri del Festival della Mente delle scorse edizioni sono disponibili gratuitamente sulle piattaforme Spotify, Spreaker, Apple Podcast, Google Podcasts. I video degli incontri, a partire dal 2014, sono disponibili sul canale YouTube del festival.

Facebook: @festivaldellamente | Twitter: @FestdellaMente

Instagram: festival_della_mente | Linkedin: Festival della Mente

Youtube: Festival della Mente Sarzana 

Hashtag ufficiale: #FdM22


IL PROGRAMMA:

Apre il Festival Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati con la ‘lectio magistralis” “Il movimento degli ultimi”. Grandi spiegherà come, ad oggi, cento milioni di rifugiati hanno varcato frontiere o cercato riparo in zone più sicure.

Durante l’incontro “Fermi, mentre l’acqua attorno scorre” Giulio Boccaletti , ricercatore del MIT e della Smith School di Oxford, si interroga sulle sfide che dovremo affrontare a causa del cambiamento climatico. 

Carlo Redi, accademico dei Lincei e Presidente del Comitato Etico della Fondazione Umberto Veronesi, e Manuela Monti, docente di bioingegneria e bioinformatica, nell’incontro “Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo? (E dove ceneremo questa sera?)” si propongono di dare risposta a queste domande con l’aiuto delle scienze della vita.

“La salute mentale dei nostri figli in un mondo imprevedibile” è il titolo dell’incontro di Stefano Benzoni, neuropsichiatra infantile e psicoterapeuta. La sofferenza psichica di bambini e adolescenti è in aumento anche a seguito di eventi traumatici avvenuti a livello globale, dalla pandemia alla guerra in Ucraina.

Adriana Albini, collaboratrice scientifica dell’Istituto Europeo di Oncologia nell’incontro “Stile di vita e movimento per una vita sana” spiega come acquisire consapevolezza e impegnarci quotidianamente per migliorare il nostro stile di vita anche attraverso il movimento.

Maurizio Cheli, astronauta che nel 1996 fu a bordo dello Space Shuttle Columbia, nell’incontro “Viaggiare sopra le nuvole” spiega cosa si prova a muoversi nello spazio e che impatto ha tutto questo sulla vita degli astronauti una volta tornati sulla Terra.

Nell’incontro “Lo sguardo sulla guerra, la guerra dello sguardo”, la giornalista, scrittrice e inviata di guerra Francesca Mannocchi, cerca di dare risposta ad alcuni interrogativi quali quanto si somigliano e quanto sono distanti gli eventi che stanno dividendo il mondo? Quanto negli ultimi anni il nostro sguardo non ha saputo cogliere i cambiamenti in atto?

La rivoluzione digitale è l’evento più significativo degli ultimi trent’anni, ma milioni di donne ne pagano caro il prezzo. Come si stanno organizzando i movimenti femministi per ‘riprendersi la tecnologia’ e utilizzarla per emancipare e resistere? Lilia Giugni, attivista femminista e ricercatrice dell’Università di Cambridge, e Lorenza Pieri, scrittrice, giornalista e traduttrice, nell’incontro “Rivoluzione digitale e violenza di genere. Storie e prospettive globali” mettono in luce differenze e similitudini tra Italia, Gran Bretagna e Stati Uniti.

“Sultani digitali” è il titolo della conferenza del giornalista Riccardo Staglianò. Jeff Bezos di Amazon ed Elon Musk di Tesla e SpaceX, sono gli uomini più ricchi del pianeta che cercano su Marte nuove risorse per l’umanità ma non si curano di pagare le tasse sulla Terra. E’ il momento di intervenire sugli oligarchi di Occidente prima che sia troppo tardi.

L’autobiografia di ognuno di noi è fatta di incontri indelebili e colpi di fulmine per libri, poesie ed opere teatrali che raccontano il movimento della nostra vita, chi siamo e da dove veniamo. Ne parlano nel dialogo “Chiamarsi uguale. Muoversi tra il dire e lo scrivere” Daria Bignardi e Daria Deflorian.

Numerosi sono gli sportivi che hanno lasciato un segno nell’immaginario collettivo, uno di questo Diego Armando Maradona. Olivier Guez , scrittore e sceneggiatore francese, e il giornalista Maurizio Crosetti, entrambi appassionati di calcio, nell’incontro “La mano de Dios: una vita di corsa”, si misurano con l’avventura umana e sportiva di un uomo sempre in movimento.

Nei romanzi di David Grossman spesso i personaggi sono in movimento, in fuga, in viaggio o in passeggiata per trovare ispirazione e farsi venire una buona idea. Per Grossmann il movimento non è solo nello spazio è anche una sfida alla tirannia del tempo, è un cammino di speranza e pace. Lo scrittore israeliano ne parla  con il giornalista Alessandro Zaccuri in “Un  mondo in cammino”.

Cosa ci tiene più in movimento dell’amore? Scott Spencer e Marco Missiroli si confrontano nel dialogo “L’amore: senza sponde, senza fine” sulle forze nascoste di un sentimento che nei romanzi di entrambi plasma le vite dei personaggi.

Oscilliamo continuamente tra il bisogno di sentirci inclusi e integrati e la voglia di fuggire dalla ‘pazza folla’. Edoardo Albinati racconta come la letteratura da sempre rende conto di questo paradosso nell’incontro “Uscire dal mondo. Isolamento, solitudine, segregazione”.

L’installazione itinerante “Branco” di Velasco Vitali è composta da 54 sculture di cani randagi. Il “Branco” per l’artista è la metafora dell’esperienza umana, in movimento continuo per sopravvivere. Nel “Dialogo intorno al Branco” con la giornalista Roberta Scorranese, Vitali indaga attraverso l’arte il mistero della natura in un percorso fra le strade della nostra storia, le vie di Milano e Palermo, fino ai boati di Capaci e Via d’Amelio.

Nell’incontro “Come nasce un film: trame, luoghi e personaggi”, il regista Giuseppe Piccioni racconta come nasce un film e quali sono le tappe del suo lavoro e le scelte da compiere per arrivare all’ultima scena con il minor numero di rimpianti possibili.

Non poteva mancare fra gli ospiti lo storico Alessandro Barbero, che guiderà il pubblico in “Vite e destini” alla scoperta di tre grandi scrittori russi del Novecento con una trilogia di incontri. Il primo dedicato a Mikhail Bulgakov, autore negli anni di Stalin del romanzo “Il Maestro e Margherita”. La seconda lezione sarà dedicata alla poetessa Anna Achmatova che ha attraversato la storia della Russia dal periodo degli Zar alla Prima Guerra Mondiale, dalla Rivoluzione allo Stalinismo, fino al disgelo kruscioviano e alla stagnazione degli anni Sessanta. L’ultima tappa del viaggio è dedicata a Brodskij, poeta russo, ebreo, saggista inglese, cittadino americano e premio Nobel per la Letteratura nel 1987: la sua poesia è un commento spietato al declino dell’Unione Sovietica e alla mancanza d’anima dell’Occidente, oltre a contenere alcune premonizioni perfino sull’attuale guerra in Ucraina.

Anche quest’anno lo scrittore e studioso del pensiero antico Matteo Nucci torna al Festival e affronta in tre appuntamenti il concetto di movimento nello spazio, nel tempo e nell’anima da un punto di vista filosofico. Nel primo incontro indaga come Omero e Hemingway hanno raccontato il movimento dei protagonisti dei loro libri nello spazio. Il secondo incontro è un’incursione nel pensiero di Platone e Nietzsche, divisi da oltre duemila anni eppure concordi nella visione ciclica del tempo, nell’eterno ritorno dell’identico, un movimento circolare che l’umanità compie per abitare il divenire. Conclude la trilogia dei incontro il viaggio nel movimento dell’anima attraverso i versi della Saffo e del poeta greco Costantino Kavafis.

Come per le scorse edizioni conclude ogni serata uno spettacolo. Il venerdì Vasco Brondi costruisce per il Festival una riflessione sull’immobilità e sul desiderio di spostarsi in uno spettacolo ibrido dal titolo “Viaggi disorganizzati. Agitarsi cercando la pace” in cui le sue canzoni si alternano alla lettura di brani di viaggiatori e scrittori come Folco Terzani o Erri De Luca. Lo accompagnano Angelo Trabace al pianoforte. Andrea Faccioli alle chitarre e Daniela Savoldi al violoncello. Il sabato ancora musica con Frida Bollani Magoni, giovanissima artista, figlia d’arte di Petra Magoni e Stefano Bollani, che si esibisce nello spettacolo “In concerto. Piano e voce” dove racconta al pubblico i suoi interessi musicali da Lucio Dalla, Leonard Cohen e Franco Battiato, ad Ariana Grande e Britney Spears. La domenica in “Cattura del Soffio” la poetessa Mariangela Gualtieri coglie il movimento primario – il soffio appunto – che ci tiene appesi alla vita, mentre tutto attorno si muove, parole che vibrano fortissimo nella nostra anima e che in poesia trovano spazio.

È GRATIS! Compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna stampa.

Gazzetta della Spezia & Provincia non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio con una piccola donazione. GRAZIE

Vota questo articolo
(0 Voti)
Redazione Gazzetta della Spezia

Redazione Gazzetta della Spezia
Via Fontevivo, 19F - 19123 La Spezia

Tel. 0187980450
Email: redazione@gazzettadellaspezia.it

www.gazzettadellaspezia.it

Lascia un commento

Assicurati di aver digitato tutte le informazioni richieste, evidenziate da un asterisco (*). Non è consentito codice HTML.

Studio Legale Dallara

Informiamo che in questo sito sono utilizzati "cookies di sessione" necessari per ottimizzare la navigazione, ma anche "cookies di analisi" per elaborare statistiche e "cookies di terze parti".
Puoi avere maggiori dettagli e bloccare l’uso di tutti o solo di alcuni cookies, visionando l'informativa estesa.
Se invece prosegui con la navigazione sul presente sito, è implicito che esprimi il consenso all’uso dei suddetti cookies.