Inaugurata la nuova struttura di supporto genitoriale e comunità educativa assistenziale. Si trova in Salita Santa Teresa del Bambin Gesù 22 al Limone.
Questo progetto rappresenta un passo significativo verso il miglioramento del benessere delle famiglie e dei minori in situazioni di vulnerabilità. All'inaugurazione erano presenti anche gli Assessori Lorenzo Brogi e Pietro Antonio Cimino, oltre all'ingegner Alessandro Trapani e alla Dirigente Stefania Branchini. Presente anche l'Assessore Regionale Massimo Nicolò.
"Questa struttura è stata progettata per rispondere alle esigenze di genitori e bambini che necessitano di supporto psicologico, educativo e sociale. Grazie a un'importante opera di riqualificazione, oggi è in grado di offrire spazi adeguati e servizi specializzati per chi si trova in situazioni di difficoltà.
All'interno della struttura sono disponibili cinque stanze dedicate alle madri con i loro bambini e una specifica per i padri con i figli, un'opzione ancora rara in Italia. Inoltre, possiamo accogliere fino a dieci minori di età compresa tra i 6 e i 18 anni, ospitandoli in camere doppie. Si tratta di un luogo con un'importante funzione sociale, pensato per offrire un rifugio sicuro a piccoli nuclei familiari in difficoltà e a ragazzi e ragazze che, per gravi motivi, sono stati allontanati dal proprio contesto di origine. Questa iniziativa dimostra che La Spezia non si limita a riconoscere i problemi, ma li affronta concretamente, mettendo in campo soluzioni reali per aiutare chi è in difficoltà, senza voltarsi dall'altra parte" - ha dichiarato il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini.
L'assessore alle politiche sociali, Lorenzo Brogi, ha affermato: "Una struttura che risponde ai bisogni di genitori e figli seguiti dai nostri servizi che vivono un momento di difficoltà. È una scelta di campo, di consapevolezza e vicinanza ad adolescenti madri o padri, dimostrando, ancora una volta, come il servizio sociale e il Comune della Spezia siano all'avanguardia e sempre pronti a migliorare le condizioni di vita dei nostri concittadini in difficoltà"
Le principali funzioni della struttura includono:
1) Comunità Genitore/Bambino:
Accoglienza: La struttura ospiterà sei nuclei familiari, di cui cinque madri e un padre, con i loro bambini.
Supporto: Fornirà sostegno educativo e psicologico, protezione psicofisica del minore, valutazione delle capacità genitoriali e accompagnamento ai percorsi di autonomia.
Osservazione: Valuterà la relazione genitore-bambino e le capacità genitoriali, promuovendo un ambiente familiare stabile e affettivamente rilevante.
La genitorialità è una competenza complessa e dinamica, che si costruisce e si rinnova continuamente nel rapporto con i figli. Il percorso di vita dell'individuo influenza il suo sviluppo, così come l'essere genitore si riflette sull'identità personale. Nell'esercizio del ruolo, il genitore, ancor più se separato o divorziato, può incontrare momenti di fatica in cui ci si sente inadeguati. Questi momenti critici, pur essendo perturbativi, possono costituire un'opportunità di riflessione e cambiamento, consentendo il raggiungimento di equilibri maggiormente adattativi. La consapevolezza del disagio esistente e la disponibilità ad attivarsi per riparare sono indicatori positivi rispetto all'esercizio di una buona genitorialità.
2) Comunità Educativa Assistenziale (CEA):
Accoglienza Minori: La CEA ospiterà dieci minori di età compresa tra i 6 e i 18 anni, con due posti aggiuntivi per emergenze.
Supporto: Offrirà un contesto di sviluppo sano e stimolante, favorendo l'integrazione sociale e l'autonomia dei minori.
Interventi Educativi: Promuoverà l'inserimento costruttivo dei minori nei vari ambienti di crescita, sostenendo il rapporto tra genitori e figli e accompagnando lo sviluppo di una progressiva autonomia.
La struttura è riservata a genitori in situazioni di vulnerabilità che necessitano di supporto per esercitare positivamente il ruolo parentale e rispondere adeguatamente ai bisogni dei loro figli. Minori in situazioni di grave rischio che quindi devono risiedere in un ambiente sicuro e stimolante per il loro sviluppo personale e sociale.
Questo intervento risponde anche alla necessità di creare una nuova e ulteriore struttura capace di accogliere chi vive situazioni di forte disagio evitando che se ne aggiungano altre come ad esempio il dover "costringere" persone che vivono situazioni di prostrazione psicologica a doversi spostare in altre città. Accade spesso infatti che a seguito di provvedimenti dell'Autorità Giudiziaria, a coppia genitore-minore debba essere inserita in strutture per lavorare sulle fragilità genitoriali o, nei casi più gravi, il minore viene allontanato dal nucleo familiare e inserito in una comunità educativa assistenziale (CEA).
Sul territorio spezzino esiste una sola struttura madre/bambino e una CEA, entrambe frequentemente prive di posti disponibili. Questo costringe persone già fragili ad essere trasferite fuori regione, lontano dalle loro reti sociali e scolastiche. Inevitabilmente l'allontanamento comporta disagi significativi per il genitore e il minore, come il cambio di scuola, l'abbandono del lavoro e l'adattamento a nuovi contesti sociali. Inoltre, le cure specialistiche spesso non coincidono con i percorsi di permanenza in struttura, richiedendo nuove prese in carico al momento della dimissione. Le famiglie biologiche affrontano difficoltà economiche e logistiche per visitare periodicamente i propri figli o consorti. Anche gli operatori devono impiegare tempo e risorse per raggiungere le strutture e effettuare visite periodiche, aumentando I costi per l'Amministrazione Comunale. Questa situazione richiede soluzioni mirate per migliorare la condizione delle famiglie coinvolte e garantire un supporto adeguato sul territorio.
Successivamente l’Assessore ai Lavori pubblici, Antonio Cimino ,ha spiegato i lavori che hanno consentito la realizzazione di questa struttura. L'immobile, oggetto di un'importante opera di riqualificazione, si compone di quattro aree e include:
Piano Terra: Cucina e spazi per la consumazione dei pasti, destinati rispettivamente ai minori della CEA e agli ospiti della comunità genitore-bambino.
Piano Primo e Secondo: Dieci appartamenti per genitori e bambini, ciascuno con camere luminose e bagni ad uso singolo.
Piano Terzo: Zona relax e locali lavanderia.
Spazio Esterno: Area attrezzata per la socializzazione.
L'inizio della riqualificazione dell'immobile risale agli anni 2000, ma il completamento deciso e compietato da questa Amministrazione è iniziato prima del 2020 e i lavori hanno riguardato il consolidamento strutturale, il rifacimento del tetto, l'isolamento termico esterno e la posa di nuovi infissi, lasciando l'interno dell'edificio al grezzo. Successivamente sono state realizzate le suddivisioni interne, gli impianti elettrici e idraulici, il riscaldamento e condizionamento con pompe di calore, le pavimentazioni, i rivestimenti, l'ascensore e le sistemazioni esterne. A gennaio 2025 è stato inoltre installato un impianto fotovoltaico per coprire parte del fabbisogno energetico dell'edificio. L'intervento totale ammonta a un investimento di 2.247.060 euro, finanziati da Comune e Regione Liguria.