A San Terenzo si discute il tema “Gli anni Sessanta tra speranza e inizio del declino”. L'iniziativa, organizzata dall’Associazione Culturale Mediterraneo e dalla Società Marittima Mutuo Soccorso di Lerici, si terrà martedì 21 luglio alle ore 21 al Parco Shelley di San Terenzo.
All’iniziativa, che ha il patrocinio del Comune di Lerici, parteciperanno Giorgio Pagano, autore, con Maria Cristina Mirabello, del primo volume -intitolato “Dai moti del 1960 al Maggio 1968”- del libro “Un mondo nuovo, una speranza appena nata. Gli anni Sessanta alla Spezia ed in provincia”, e Bruno Arpaia, autore del libro “Il fantasma dei fatti”.
Introdurrà la scrittrice Susanna Raule, porterà il saluto Bernardo Ratti, Presidente della Società Marittima di Mutuo Soccorso di Lerici.
Ha spiegato Pagano durante una precedente presentazione che si è svolta nel salone di Tls a febbraio: “Il 1968-1969 fu una rivolta etica, una lotta antiautoritaria contro autorità a cui non si riconosceva più legittimità, nella scuola, nella fabbrica, nella famiglia... un movimento che aveva alle origini una miscela di sentimenti e di politica, l’intreccio tra l’affermarsi della volontà di decidere la propria vita, anche da parte delle donne, e lo sviluppo di un’azione per il cambiamento collettivo”. Ma questa rivolta “non fu un’esplosione repentina, bensì il frutto di una maturazione durata per tutti gli anni Sessanta”, che alla Spezia “furono anni di sprovincializzazione”: “arrivarono il beat, il cinema d’autore, il nuovo teatro, il jazz, l’antimilitarismo contro la guerra in Vietnam, il Concilio Vaticano Secondo”, e “si incontrarono con le culture politiche preesistenti, che si stavano trasformando”. Il libro testimonia che “in una provincia ‘minore’ ci furono esperienze di rilievo nazionale, dalle lotte studentesche a quelle operaie, in primis quella per salvare il Cantiere del Muggiano, fino alla cultura: la pedagogia del doposcuola di don Sandro Lagomarsini a Cassego, i cineclub curati da Enzo Ungari, i giovani artisti, il pensiero di Aldo Rescio e molto altro ancora”.