Nell'occasione furono sottolineate le grandi potenzialità del circuito dei Castelli e delle Fortezze del territorio spezzino aperti al pubblico, restaurati con finanziamenti europei, statali, regionali e di ente locale che hanno reso possibile la riqualificazione di un patrimonio di eccezionale valore storico e architettonico. Una prodigiosa e sistematica edificazione dei luoghi, dovuta alla posizione geografica di snodo e alle spinte delle forze confinanti, fin dal medioevo per opera dei pisani ,dei genovesi , dei Malaspina , dei Medici , dei Savoia ,della Marina dello Stato Unitario,conclusasi alla fine della seconda guerra mondiale, rese nel tempo questo territorio e in particolare il Golfo la piazzaforte marittima più fortificata d' Europa con ben 586 bocche di fuoco. Oggi questo patrimonio fortificato ,in buone condizioni di conservazione ,non più destinato alla guerra e alla difesa ,ma testimone di una lunga storia , ambasciatore di pace e di cultura, mantiene una destinazione d'uso pubblica attraverso modalità gestionali differenti,che variano da quella della gestione diretta da parte degli Enti Locali, o affidata ad Istituzioni o a Società partecipate o ad Associazioni no profit. E' necessario riflettere anche su tali modalità per approdare alle più attuali e convenienti anche in funzione di riduzione delle spese e creazione di redditualità.
Nel Convegno si sono confrontate esperienze territoriali con altre di confinanti regioni come quella della Lunigiana toscana ,o di consolidata esperienza nel campo, come quella della Valle D' Aosta con la presenza del Soprintendente R. Domaine, per cogliere spunti e valorizzare le buone pratiche.
Già in quella occasione si accennò ad una nuova possibile destinazione della Fortezza Firmafede a sede di un Museo multimediale che il Programma Operativo della Regione Liguria 2007-2013 FESR poteva rendere possibile.
Nel Volume viene presentato il progetto preliminare redatto dall' arch. Ghelfi ,con il contributo del gruppo di lavoro costituito dalla Provincia, finalizzato alla realizzazione di un museo multimediale nella Fortezza di Sarzana che può diventare un portale di conoscenza di tutta la Provincia. A questa novità va ad aggiungersi la donazione da parte del demanio delle opere fortificate presenti sul territorio di Portovenere che ha portato alla nascita del Polo Culturale del Comune di Portovenere. I Castelli diLerici , La Spezia e Calice sono da tempo sedi museali , ma anche luoghi espositivi e destinati ad ospitare eventi e manifestazioni e a crescere nelle loro potenzialità. Oggi più che mai si pone con urgenza la necessità di rendere questo patrimonio ,che è insieme a Luni il fulcro di un sistema di beni culturali di grande rilevanza culturale e storica del territorio spezzino e che non ha nulla da invidiare a quello dei Castelli della Loira o a quello dei Castelli scozzesi, una vera occasione per alimentare un turismo culturale che può guardare ai flussi scolastici,ma anche al turismo croceristico da poco approdato nel nostro Golfo. Nell' occasione la Regione Liguria e la Provincia della Spezia hanno coinvolto i gestori e i responsabili a vario titolo dei Castelli del territorio con destinazione d' uso pubblica per porre le basi di future possibili sinergie possibilmente da estendere a realtà private . Interverranno infatti oltre al Prefetto della Spezia Giuseppe Forlani, Marino Fiasella Commissario della Provincia della Spezia, Angelo Berlangieri Assessore alla Cultura della Regione Liguria, Alberto Battilani Sindaco di Calice, Paola Sisti già Assessore alla Cultura della Provincia,Olga Tartarini Assessore alla Cultura del Comune di Lerici, Marzia Ratti Presidente dell' Istituzione per i Servizi Culturali del Comune della Spezia, Roberto Pomo responsabile Polo Culturale del Comune di Portovenere e Roberto Ghelfi redattore del progetto preliminare del Museo delle Fortificazioni della Fortezza Firmafede a Sarzana.