Nei giorni scorsi una bellissima giornata di sole ha donato alla partecipata attività di alpinismo lento sulla Pania Forata, un tono particolarmente gradevole e molto caratteristico. Rendendo ancor più suggestivi ed affascinanti i panorami ( es. dalla Versilia alla Pania della Croce, e dal Procinto, fino alla Garfagnana ) e naturalmente tutti i luoghi attraversati. Si tratta dell’ultima iniziativa svolta dall’associazione Mangia Trekking in collaborazione con l’Ente Parco Regionale delle Alpi Apuane sulla montagna nota con il nome di Monte Forato, uno dei luoghi di maggior attrazione dell’intera catena montuosa Apuana, dove è presente un grande arco naturale di 32 metri, che per le sue dimensioni è considerato tra i più grandi d’Italia. Il foro nella montagna rappresenta l’azione che la natura è andata realizzando nel corso dei millenni attraverso la forza erosiva dell’acqua e del vento sulla roccia calcarea. La particolarità della montagna con le due vette e l’arco naturale centrale, viene valorizzata soprattutto in alcune giornate dell’anno, quando al sorgere del sole o al tramonto, dalla Versilia o dalla Garfagnana, è possibile osservare il sole allinearsi con “il foro” dell’arco, offrendo immagini di straordinaria bellezza.
Un’attrattiva, quella rappresentata dall’arco, che nel corso degli anni ha influenzato diverse opere d’arte, tra cui il quadro dell’artista senese Andrea Markò, datato 1871, e titolato “il monte Forato nelle Alpi Apuane”, tuttora conservato presso il museo di palazzo Pitti a Firenze.
Pertanto l’associazione Mangia Trekking, che ha le proprie origini nei territori degli antichi Liguri-Apuani, attribuisce alla salita sulla vetta del monte Forato, dove è stata eretta una croce, un senso importante, perché si giunge in un luogo che induce alla meditazione, dove è possibile vivere in un’opera d’arte realizzata dalla natura, che richiede la continua valorizzazione e tutela dell’uomo. Una montagna accessibile ad esperti ma anche a famiglie e bambini, dove è sempre bello ritrovarsi. Tra sentieri e luoghi, dove le attività di alpinismo lento, mentre raccontano la storia, la cultura e la tradizione, rappresentano una risorsa.