Ad ascoltare Paolo Crepet, il noto medico–ricercatore, opinionista televisivo e della carta stampata, che già aveva inaugurato la scuola tre anni fa contribuendo al suo successo, c'erano oltre quattrocento persone. Crepet ha parlato per due ore, tenendo avvinto l'uditorio col suo linguaggio chiaro e brillante. Sul tema "l'amore che educa", il relatore ha ribadito un pensiero per lui fondamentale: i genitori devono essere autorevoli, vere guide con atteggiamento deciso, dal momento che, se sono troppo accondiscendenti, diventano responsabili degli errori dei figli. Più che dare delle regole da seguire, ha voluto richiamare l'attenzione sui comportamenti, affinché ognuno possa vedere se c'è qualcosa da cambiare, confrontandosi con il pensiero di operatori esperti e di altri genitori ed educatori. Sul tema specifico del ruolo del padre e della madre nell'educazione, Crepet ha detto che più della differenza dei compiti è importante fare squadra, presentandosi ai figli con una posizione univoca, da decidere insieme anche quando non tutte le idee sono condivise. Altrimenti nella mente dei figli si crea confusione ed essi non saranno aiutati nella strada da scegliere. Crepet, con un esempio, ha poi lanciato un messaggio importante: "Non sono io il parroco, il vostro parroco è don Sergio, ma anch'io dico che se nell'educazione non si tengono presenti i valori etici e morali i risultati sono negativi". Il secondo incontro della scuola si terrà venerdì prossimo alle 20.45. Relatrice sarà Graziella Baracchini Muratorio, spezzina di origine ma operante a Pisa, dove ha diretto il servizio di Neuropsichiatria infantile degli «Spedali Santa Chiara» ed è stata docente all'Università. Parlerà sul tema "Non ho paura a dirti di no: la fermezza educativa per il rispetto delle regole".