"In merito alla tragica scomparsa del sig. Luca Scattina, a nome mio, della Direzione Sanitaria e del Dipartimento di Emergenza e Accettazione, desidero innanzitutto esprimere le più sentite condoglianze alla famiglia ed alle persone a Lui care, assicurando che sono stati tempestivi ed adeguati alla gravità della situazione tutti gli interventi svolti dall'Asl 5: 118, Pronto Soccorso, Rianimazione, Cardiologia, Chirurgia e Dipartimento dei Servizi dell'Ospedale della Spezia, sede del DEA di I Livello. Purtroppo tutto è stato vanificato dal violento trauma, che ha prodotto danni irreversibili agli organi vitali, come mi è stato confermato a seguito degli esami effettuati.
Ritengo poi doveroso fare poche, ma decise considerazioni e precisazioni, giacché alcune dichiarazioni pubblicate dalla stampa locale proiettano immeritati ed ingiusti dubbi sulla sanità pubblica.
La decisione di centralizzare il trauma maggiore è stata a lungo valutata dal DEA, sulla base di leggi nazionali e delle migliori evidenze scientifiche delle società nazionali ed internazionali che si occupano di diffondere le linee guida di gestione. In Liguria esistono oggi due Trauma Center (devono avere un bacino di utenza di almeno 1.500.000 abitanti): Genova San Martino e Pietra Ligure. Decisione strategica della Direzione Aziendale è stato affidare la gestione del trauma alla SC "Anestesia e Rianimazione", sviluppando un trauma system che, come centro Hub, accoglie i traumi dei centri Spoke (PI Levanto e Pronto Soccorso di Sarzana). Il Sig. Luca Scattina è stato quindi centralizzato all'Ospedale sede di DEA, quello che può mettere a disposizione maggiori risorse, mezzi ed attrezzature, nonché le specialità per potere affrontare -al meglio- un problema potenzialmente grave qual è il trauma maggiore. A tal fine faccio presente che le evidenze scientifiche dicono che nella gestione del trauma maggiore, la dispersione delle risorse produce risultati fallimentari in termini di sopravvivenza. La morte per trauma avviene con una distribuzione temporale trimodale ed il momento più critico ed ad elevata mortalità è nell'arco della prima ora. Per tale motivo il Dipartimento di Emergenza e Accettazione concentra ancor di più gli sforzi in questo arco temporale".