Grande festa allo Zena di Marinella. Francesca Romiti e Luigi Longhi sono diventati genitori del piccolo Pietro, nato martedì scorso alle 9 della mattina.
Una storia, quella dello Zena, che affonda le proprie radici agli inizi del Novecento, quando Fortunato Vatteroni, il capostipite della dinastia, apre insieme alla moglie una piccola osteria sulla spiaggia di Marinella. Navigatore che aveva solcato tutti gli oceani, Fortunato era conosciuto a Marina di Carrara, dove aveva la propria casa, con il soprannome di Zena, perché i suoi viaggi partivano sempre dal porto di Genova. Quella trattoria rappresentò la fine della sua carriera di marinaio e l’inizio di una storia che prosegue ancora oggi. La figlia di Fortunato, Nella Vatteroni, trascorse l’intera vita ad ampliare l’attività, e così le generazioni successive.
Oggi al timone dello stabilimento c’è Andrea Carlini, con la sorella Ughetta al comando del ristorante. Un locale sicuramente molto diverso da quella piccola osteria di inizio secolo scorso: oggi, anche grazie alle figlie di Ughetta, Caterina e Francesca, i piatti sono moderni, molto apprezzati per una rivisitazione della tradizione aperta all’innovazione.
Anche il modo di vivere il mare è tanto cambiato rispetto al passato, agli albori non esistevano nemmeno gli ombrelloni, per ripararsi dal sole si intrecciavano i rami della vegetazione. Ora ci sono gli smartphone, i calici dello spritz che cominciano a tintinnare all’ora del tramonto, i materassini gonfiabili dei bambini con le forme dei personaggi dei cartoni animati. Eppure alcuni rituali sono senza tempo: la lettura di un libro, la partita a briscola o a Machiavelli, i rebus e i cruciverba. Tra gli ombrelloni, blu bordati di bianco, si respira un’aria familiare, tutti si conoscono, e la maggior parte dei clienti sono famiglie che vengono interrottamente da venti, trenta o anche più anni.
Ed è proprio tra questi ombrelloni che è nato l’amore tra Francesca, che sulla spiaggia naturalmente ci è cresciuta, e Luigi, che l’ha sempre frequentata come cliente. Non passeranno molti giorni e il piccolo Pietro sarà subito portato a respirare l’aria di quel litorale. Mamma Francesca e papà Luigi naturalmente lo lasceranno libero di inseguire i suoi sogni, ma Bolkestein permettendo, sicuramente saranno felici se un giorno vorrà proseguire la tradizione di famiglia.