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Rete Ambiente Altro Turismo al meeting internazionale ECAN

ha riunito collettivi di tutta Europa mobilitati quella questione crociere e grandi navi.

Rete Ambiente Altro Turismo ha partecipato al meeting internazionale ECAN (European Cruise Activist Network, collettivo europeo di mobilitazione sul problema delle crociere) a Marsiglia dall'8 al 10 marzo, insieme ad altri 18 comitati portuali europei in rappresentanza di Amsterdam, Barcellona, Concarneau, Douarnenez, Kiel, La Ciotat, La Spezia, Le Havre, Livorno, Londra, Lorient, Marsiglia, Mentone, Pireo, Rotterdam, Tarragona, Tolone, Trieste, Valencia e con il supporto remoto di Aiaccio, Amburgo, Anversa, Bordeaux, Dubrovnik, Genova, La Valletta, Lisbona, Napoli, Palermo, Palma di Maiorca, Trieste e Venezia.

Tutti i presenti concordando con l’affermazione che l’attuale standard crocieristico causa gravi danni all’ambiente e alla salute, hanno lavorato per individuare azioni comuni e condivise per contrastare i problemi generati dai grandi "mostri del mare". 

- È stato individuato un giorno in cui tutti i comitati realizzeranno iniziative comuni, giornata che si ripeterà con cadenza annuale. 
- È stato deciso di presentare petizioni europee e altre forme di pressioni comuni verso le autorità locali e nazionali.
- Alcuni comitati hanno deciso di effettuare mobilitazioni più incisive.

Lo scopo di ECAN, che raccoglie le informazioni dei principali porti europei in cui le navi da crociera fanno scalo, è quello di giungere a una stringente regolamentazione del traffico crocieristico come avviene in altre aree del mondo.

La Rete spezzina, rappresentata da Vittorio Gasparini, è composta dalle associazioni locali e nazionali: CITTADINANZATTIVA, POSIDONIA, COORDINAMENTO BIODIGESTORE SALICETI, LEGAMBIENTE, ITALIA NOSTRA, PALMARIA SI MASTERPLAN NO, VAS, CIRCOLO CULTURALE ALESSANDRO PERTINI e SPEZIAVIADALCARBONE.

"Rete Ambiente Altro Turismo - spiegano i membri -  è nata con lo scopo di focalizzare l'attenzione e proporre soluzioni in merito ai molti problemi ambientali che affliggono il territorio tra cui uno dei maggiori è l'incremento esponenziale delle emissioni nocive (documentate) dovuto alla presenza in crescita delle grandi navi da crociera, costruite per ospitare fino a 10.000 persone. Tale presenza alla Spezia verrà a breve raddoppiata con la costruzione del nuovo terminal Crociere, appaltato dall'Autorità Portuale con il consenso incondizionato dell'amministrazione locale, Sindaco in testa, e ovviamente della Regione, senza però una valutazione di impatto ambientale e utilizzando in parte finanziamenti pubblici. L'obiettivo dichiarato dalle autorità spezzine è quello di raggiungere il milione di passeggeri (oggi siamo a 700.000 con circa 160 scali a stagione). Un numero enorme, assurdo per il nostro Golfo, che, visto anche il conseguente traffico su gomma, eccede ogni criterio di sostenibilità".

"Rete Ambiente Altro Turismo a livello locale - proseguono -  ha portato avanti da tempo le proprie richieste, totalmente inascoltata dalle autorità; l'evidenza del problema è sotto gli occhi (e nei polmoni) di tutti e Rete Ambiente Altro Turismo rivolge un appello affinché la cittadinanza se ne occupi e si mobiliti".

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