La Cgil esprime le proprie condoglianze alla famiglia, ai colleghi e agli amici dell’operaio che ha perso la vita oggi sull’autostrada A12 mentre si stava recando al lavoro presso lo stabilimento Fincantieri di Riva Trigoso. Insieme alla tragedia, c’è il dramma dei feriti, alcuni dei quali subiranno gravi conseguenze.
Sottolinea la CGIL ligure: "L’incidente di oggi è un infortunio sul lavoro perché accaduto nel tragitto casa lavoro, cosiddetto in itinere. È una condizione che interessa quotidianamente migliaia di lavoratrici e lavoratori, pendolari, che sono costretti ad utilizzare le autostrade liguri. La rete autostradale ligure continua ad essere tra le più pericolose del Paese, non solo per chi vi transita, ma anche per chi vi deve lavorare a partire dalle operazioni sulle carreggiate. Occorre potenziare le misure di sicurezza della rete".
La Cgil chiede alla Regione Liguria di convocare urgentemente le concessionarie per affrontare la questione e di definire con urgenza l’attuazione della legge regionale sulla sicurezza nelle autostrade liguri.
Sul drammatico incidente di questa mattina interviene anche la UIL.
“Neppure il tempo di esprimere il cordoglio per l’ennesima vittima sul lavoro ad Alassio, che ancora una volta dobbiamo denunciare la mancanza in questo Paese di una cultura della sicurezza, che va estesa dai luoghi di lavoro ad ogni altro aspetto, compreso il contrasto, spesso sottovalutato, degli infortuni in itinere – commenta Fabio Servidei, segretario regionale della Uil Liguria - I cantieri infiniti e i continui cambi di carreggiata sono un pericolo che soprattutto con il buio non va preso alla leggera: il crollo del Morandi nel 2018 ha scoperchiato il vaso di Pandora del perenne stato di insicurezza delle nostre infrastrutture e occorrono risposte immediate e un cambio di mentalità condiviso da aziende e istituzioni”
La Uil Liguria rivolge sentite condoglianze ai famigliari della vittima, e porge i migliori auguri di guarigione ai feriti.