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Un altro morto sul lavoro in Liguria, 52enne travolto da una ralla in porto In evidenza

Un altro operaio è ferito.

Tragedia poco prima delle 3 della scorsa notte al terminal Psa di Genova Prà. Un portuale di 52 anni è stato travolto da una ralla ed è morto sul colpo. Ferito e trasportato al San Martino l'uomo che si trovava alla guida del mezzo.

Ancora da stabilire l'esatta dinamica dell'accaduto, secondo una prima ricostrizione, quando è stato travolto, l'uomo stava controllando i sigilli di un container.

Oggi il porto si ferma in segno di lutto e i sindacati hanno proclamato uno sciopero di 24 ore.

E' stato aperto un fascicolo per omicidio colposo; l'area ed i mezzi sono stati posti sotto sequestro.

 

LE REAZIONI

Cgil Cisl Uil Genova e Liguria condannano "l'ennesima tragedia sul lavoro che tocca oggi un territorio già martoriato da 20 morti nei primi dieci mesi del 2024".
Igor Magni, segretario generale Camera del Lavoro Genova; Maurizio Calà, segretario generale Cgil Liguria; Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Liguria; Marco Granara - responsabile Ast Cisl Genova ed Emanuele Ronzoni, commissario straordinario Uil Liguria, in una nota congiunta, scrivono: "Questa volta è accaduto a Genova in porto, al terminal Psa Gp, dove questa notte ha perso la vita un uomo di 52 anni investito da una ralla mentre un altro, infortunato, è stato portato al San Martino di Genova. In questi momenti concitati, in cui la comunità del lavoro è sconvolta da una tragedia di questa portata, sono state proclamate 24 ore di sciopero dalle categorie dei trasporti Filt Cgil Fit Cisl e Uiltrasporti.
Nell'attesa di conoscere la dinamica dell'incidente ci interroghiamo sulle falle del sistema di sicurezza portuale che ha coinvolto due lavoratori.
Sul tema della sicurezza sul lavoro occorre rimettersi al tavolo istituzionale per individuare le azioni ulteriori da mettere in campo per garantire la sicurezza in ambito portuale per evitare infortuni in un settore delicato attraversato da molteplici dinamiche.
Inoltre, per Cgil Cisl e Uil occorre superare il commissariamento dello scalo genovese e procedere subito con la nomina di un nuovo Presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale che garantisca governo e sicurezza per le lavoratrici e i lavoratori del porto.
Cgil Cgil Uil esprimono solidarietà e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e ai colleghi portuali".


Sui social il leader nazionale Cisl Luigi Sbarra scrive: "La morte terribile stanotte di un operaio di 52 anni al porto di Genova ed il ferimento grave di un altro operaio sono fatti che ci addolorano moltissimo. Siamo vicini alle famiglie ed ai lavoratori del porto di Genova che oggi si fermano in segno di cordoglio e di protesta. La questione della sicurezza è oggi il principale problema del mondo del lavoro che va affrontata con un grande piano di controlli e di prevenzione, ma soprattutto con una grande mobilitazione sociale e culturale che veda uniti istituzioni, imprese, sindacati".


"Con profondo dolore apprendiamo la notizia dell'incidente mortale avvenuto questa notte al terminal Psa di Pra', che ha causato la tragica perdita di un operaio della Culmv e il grave ferimento di un altro lavoratore. A nome mio e di tutta la Giunta regionale, desidero esprimere le più sentite condoglianze alla famiglia e ai colleghi della vittima e augurare una pronta guarigione al lavoratore ferito". Così il presidente della Regione Liguria Marco Bucci in merito alla tragedia sul lavoro avvenuta nel porto di Genova. "Ogni vita persa sul lavoro è una ferita profonda per la nostra comunità e un monito affinché tutti, istituzioni e parti sociali, intensifichino gli sforzi per garantire condizioni di sicurezza sempre più efficaci. Proprio per questo siamo pronti a riunire già nelle prossime ore i sindacati regionali e di comparto e le associazioni datoriali. Regione Liguria si stringe ai famigliari e ai colleghi dell'operaio scomparso, condividendo il dolore di una tragedia che colpisce non solo il porto di Genova, ma l'intero tessuto sociale della Liguria".


Davide Natale, segretario PD Liguria, e Simone Ziglioli, responsabile lavoro PD Liguria
, affermano: "Esprimiamo tutta la vicinanza alla famiglia e ai colleghi del lavoratore di 52 anni tragicamente deceduto questa notte nel porto di Genova Pra' a causa di un incidente sul lavoro e a quella del suo collega rimasto gravemente ferito. Lo ripetiamo da tempo e non smetteremo di farlo fino a quando non ci sarà una chiara inversione di rotta rispetto ai morti sul lavoro. Ad oggi le azioni messe in campo, per fermare questa strage delle morti sui luoghi di lavoro, da parte del Governo e dalla Regione Liguria sono totalmente inefficaci. Bisogna investire sulla prevenzione, sulla formazione e sui controlli. Si devono rafforzare gli organici del PSAL di competenza della Regione e quelli dell'ispettorato da parte del Governo. È inaccettabile che ancora oggi, nel 2024, si continui a morire sul lavoro".

 

"Non si può morire di lavoro. Non si può più rimandare il tema della sicurezza - sottolinea il capogruppo del Partito Democratico Armando Sanna - L'incidente avvenuto in porto questa notte in cui è morto un lavoratore portuale e un altro è rimasto ferito impone di agire al più presto per rafforzare le misure di sicurezza. Da tempo chiediamo alla Regione maggiori controlli e non soluzioni tampone e parziali. Bisogna investire sulla formazione e la prevenzione. Non si possono continuare a contare i morti. Il nostro abbraccio ai familiari e ai colleghi in questo momento di dolore".

 

La deputata e vicepresidente del Gruppo PD alla Camera Valentina Ghio ribadisce: "Non è più possibile assistere all'ennesima tragedia sul lavoro. L'incidente di questa notte nel porto di Genova, in cui è morto un lavoratore portuale della CULMV e un altro è rimasto gravemente ferito ci addolora profondamente. Non è più possibile assistere a questa strage. I porti continuano ad essere un luogo ad altissimo rischio e al governo chiediamo di agire perché non possiamo contare altre vittime. Da tempo chiediamo ulteriori misure per la sicurezza sul lavoro portuale, quanto fatto finora non è sufficiente, occorre fare molto di più, anche con misure specifiche per uno dei settori fra i più esposti al rischio. Ad oggi, però, non sono stati approvati i nostri emendamenti alla manovra che chiedono lo sblocco del fondo sull'anticipo pensionistico, fermo da oltre due anni, e il riconoscimento del lavoro portuale operativo come usurante, sul quale è depositata da tempo una proposta di legge. È il momento di passare dalle parole ai fatti e di dare ai lavoratori portuali tutele e sicurezze adeguate. In questo momento di profondo dolore mi stringo attorno ai familiari e ai colleghi dei lavoratori della CULMV a cui esprimo la mia vicinanza".


"L'incidente di questa notte nel porto di Genova, in cui ha perso la vita un camallo di 52 anni e un suo collega è rimasto gravemente ferito, è l'ennesima tragedia a cui non vorremmo più assistere. Nei primi 10 mesi del 2024 sono stati 890 i morti sul lavoro di cui 16 in Liguria e le denunce di infortunio sono state oltre 400mila. Le istituzioni non possono permettersi di ritrovarsi a parlare di misure per la sicurezza dei lavoratori solo di fronte alle tragedie. Da tempo chiediamo interventi per una maggiore sicurezza sui posti di lavoro prevedendo formazione e incremento dei controlli. Il lavoro portale è fortemente a rischio e le misure presenti oggi sono insufficienti. La Regione Liguria intervenga rafforzando il personale Psal e chieda al governo di provvedere ad applicare quelle misure necessarie per garantire la sicurezza dei lavoratori portuali. Ai familiari e a tutti i lavoratori della Compagni Unica la mia vicinanza", così il consigliere regionale del Partito democratico Simone D'Angelo.

 

Gianni Pastorino, Consigliere Regionale, Capogruppo "Orlando Presidente", Rappresentante di Linea Condivisa, commenta: "Non è solo una tragedia, ma uno scandalo che si ripete con troppa frequenza, lasciando dietro di sé vite spezzate, famiglie distrutte e una comunità intera in lutto. Una realtà inaccettabile: quella di chi ogni giorno affronta rischi che non dovrebbero esistere, solo per svolgere il proprio mestiere. Ogni morte sul lavoro è una sconfitta per tutte e tutti, il segnale di un sistema di controlli carente e di una politica che non è riuscita a imporre standard adeguati di sicurezza. Sono anni che denunciamo l'insufficienza delle misure di sicurezza, i controlli sporadici e le condizioni in cui troppe lavoratrici e lavoratori sono costretti a operare. Gli ispettorati del lavoro e le istituzioni preposte continuano a essere sottodimensionati mentre le grandi aziende che traggono profitto dalle attività portuali non investono abbastanza per garantire l'incolumità dei propri dipendenti. Questa morte pesa sulle coscienze di chi poteva fare di più e non l'ha fatto. Pesa su chi continua a trattare la sicurezza come un costo e non come una priorità. Pesa su uno Stato che, nonostante le promesse, non riesce a far rispettare le regole con controlli sistematici e incisivi. Non è casuale che da tempo, insieme a tutta l'opposizione, chiediamo più personale per gli uffici UOPSAL (Unità operativa prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro) delle Asl. Una richiesta fatta più e più volte negli anni alla quale ho sempre ricevuto risposte vaghe dall'Assessore alla Sanità. Sottolineo inoltre come nel Piano socio-sanitario regionale 2023 – 2025 non ci sia nulla sulla sicurezza sul lavoro nella nostra regione. Sono vicino alle lavoratrici e ai lavoratori che oggi, con lo sciopero, stanno lanciando un grido di dolore e di rabbia. La loro protesta è giusta e necessaria: non possiamo più tacere di fronte a queste tragedie, che si potrebbero e si dovrebbero evitare. Non è solo una battaglia delle lavoratrici e dei lavoratori del porto di Genova: è una battaglia per la dignità del lavoro, per il rispetto della vita umana, per un futuro in cui nessuno esca di casa al mattino senza sapere se tornerà a casa la sera".


"La notizia dell'operaio morto al porto di Genova ci addolora e ci lascia sgomenti: ai familiari va il nostro più sentito cordoglio. Così come al suo collega ferito facciamo i migliori auguri di pronta guarigione. Questa vicenda però ci dà l'ennesima conferma che sulla sicurezza sul lavoro siamo troppo indietro, e che gli sforzi per scongiurare certi episodi non sono sufficienti. In questi due anni abbiamo fatto numerose proposte al governo, come ad esempio lo stanziamento di ulteriori risorse per le imprese del settore portuale che investono in sicurezza. Purtroppo, però sembrano sempre esserci altre priorità", scrivono i parlamentari genovesi del M5s Roberto Traversi e Luca Pirondini.

 

 

 

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