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Riaperta la via dell'Amore, cittadini di Monterosso, Corniglia e Vernazza: "Un’ulteriore tassa: 5 euro per 166m" In evidenza

"Un gruppo di rappresentanti dei cittadini dei Comuni delle Cinque Terre esclusi dalla visita, presenziano all'apertura del lucchetto amareggiati e delusi"

Ha ufficialmente riaperto, dopo 12 anni di chiusura, il primo tratto della Via dell'Amore (avevamo mostrato le prime immagini qui). Un'occasione, la riapertura al pubblico di questa mattina, che però sta generando anche alcune polemiche. A sollevare il dibattito, nei giorni scorsi, sono state alcune associazioni di Monterosso, Vernazza e Corniglia, che questa mattina, 1 luglio, hanno manifestato la loro preoccupazione per la scelta di rendere l'accesso a pagamento. 

"Poteva essere una valida alternativa alla congestionatissima tratta Monterosso - Corniglia, e diventare un valore aggiunto per la 5 Terre Card, invece viene trasformata in un’ulteriore tassa per il turista, che dovrà pagare €5 per 166m.
Come Pro Loco non abbiamo intenzione di restare a guardare, con le altre associazioni di Monterosso, Vernazza e Corniglia abbiamo già incontrato la Presidente e il Direttore del Parco per manifestare tutta la nostra preoccupazione", spiegano dalla Pro Loco di Monterosso.

A spiegare cosa sta succedendo anche il commento sui social della Pro Loco di Vernazza: "Come prescritto dalla determinazioni del Comune di Riomaggiore del 29/7 u.s. la Via dell'Amore è stata riaperta al pubblico, a pagamento, per soli 166 metri. Presenzia compiaciuto l'assessore Bonanini coadiuvato dai vigili urbani comunali. Un gruppo di rappresentanti dei cittadini dei Comuni delle Cinque Terre esclusi dalla visita, presenziano all'apertura del lucchetto amareggiati e delusi per essere stati esclusi dal godimento di un bene collettivo recuperato e messo in sicurezza grazie a denaro proveniente da risorse pubbliche".

L’accesso, nelle ore di apertura, rimarrà libero e senza prenotazione per i residenti, ex residenti, seconde case e rispettivi nuclei famigliari del Comune di Riomaggiore. 

"Lo scopo è stato raggiunto, l'unità che tanto abbiamo faticato a raggiungere appoggiandoci ad un'istituzione autorevole come il Parco Nazionale è stata minata alle fondamenta- commenta ancora sui social la Pro Loco Vernazza- Sottotraccia inizia a serpeggiare lo spirito dei nostalgici del campanile medievale: la gabella va pagata al daziere del borgo sul limitare del confine. Il Parco dei divieti, tanto dei vantaggi si fa presto a dimenticarsi, vede arrivare il crepuscolo. E noi sentimentali pensiamo che allora val la pena trovare altre vie dell'amore e dei baci, belle, impervie, selvagge e profumate di macchia, che si inerpicano a Corniglia, Vernazza e Monterosso, libere e senza padroni, di tutti e soprattutto gratis!"

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