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La Locanda San Pietro tornerà finalmente al suo antico splendore entro la fine del 2024 In evidenza

di Anna Mori – Dopo l’ottenimento di tutti i permessi, i lavori di ristrutturazione stanno procedendo regolarmente. L’inaugurazione della Locanda è prevista nella primavera del 2025.

Anno 1925, iniziano i lavori di costruzione della Locanda San Pietro, nel luogo occupato un tempo, verso mare, dalla vecchia scuola elementare, divenuta in seguito Circolo dei Cacciatori e, verso monte, dall’edificio della vecchia filanda e corderia.

Il progetto venne realizzato dell’Arch. Giorgio Guidugli a cui si deve la realizzazione di altri importanti palazzi nello spezzino con una forte influenza del Déco e del Futurismo, caratterizzati da una certa verticalità che, nel caso della Locanda San Pietro, ben si mescola alla struttura delle case a torre della palizzata a mare di Porto Venere.

La Locanda San Pietro iniziò fin da subito ad essere molto frequentata dalla buona società, dagli anni della “Belle Epoque” fino ai primi anni ’90 del secolo scorso. Dal 1949 in poi, sono stati molti gli attori delle stagioni teatrali di Porto Venere che hanno soggiornato nella struttura.

All’inizio degli anni ‘90, la gestione è passata ad una società amministrata da William Giacobazzi che, in occasione delle Colombiadi, ottenne anche un finanziamento per il progetto di recupero e ampliamento dell’edificio, ma non appena iniziati i lavori, la società è fallita, quindi niente di fatto. Questo ha portato ad un progressivo degrado della Locanda.

Successivamente la struttura è stata acquistata dal San Paolo di Torino, quindi dalla società “Hotel Punta San Pietro S.p.A.” di Modena.

Nel 2014, però, è iniziato un tira e molla tra l’Amministrazione Comunale e la società modenese, che aveva più volte cercato di ottenere il permesso di cambio di destinazione d’uso dell’immobile per la costruzione di appartamenti, permesso che non è mai arrivato. Inoltre la società non pagava l’IMU e la zona diventava sempre più degradata con i ponteggi fortemente deteriorati. “Ci siamo accorti che la società aveva molti debiti con il Comune per cui abbiamo avviato un’azione amministrativa volta al recupero del credito che ha portato infine al pignoramento dell’immobile e alla successiva messa all’asta” ha spiegato il Sindaco Matteo Cozzani. La società “Hotel Punta San Pietro S.p.A.” ha tentato di bloccare il pignoramento, senza successo.

Importante per la risoluzione della vicenda che ha segnato per molto tempo la bellezza di Porto Venere è stato un incontro fortuito tra il Sindaco Matteo Cozzani e Michele Denegri, Amministratore Delegato di Investimenti e Partecipazioni S.p.A. La famiglia Denegri è nota per aver ristrutturato e riportato all’antico splendore il ristorante “Del Cambio” di Torino, che vanta una storia di quasi trecento anni.

L’incontro tra Cozzani e Denegri è avvenuto proprio al ristorante “Del Cambio”, un locale chiuso per 20 anni che è stato portato a nuova vita proprio grazie all’imprenditore torinese. Cozzani, in quell’occasione, raccontò a la storia della Locanda San Pietro a Denegri che, molto affascinato, decise di venire a vedere di persona la Locanda.

Dopo un periodo di silenzio, il giorno dell’apertura delle buste dell’asta, Denegri ha chiamato Cozzani dicendo che si era aggiudicato la struttura. Michele Denegri ha deciso di replicare l’operazione di recupero attuata a Torino, anche a Porto Venere con la Locanda San Pietro che, secondo il progetto, diventerà un albergo a 5 stelle: è intenzione dell’imprenditore di far ritornare ai vecchi fasti la Locanda facendola diventare a suo dire “l’hotel più bello del mondo”. Questo in completa contro tendenza rispetto all’operazione immobiliare con cui la precedente proprietà intendeva costruire degli appartamenti.

“Siamo stati fortunati che Denegri abbia creduto nella bellezza di Porto Venere – ha commentato Matteo Cozzani - investendo in questa struttura e volendo recuperare un immobile di enorme pregio e storia antica. In questo luogo c’è il cuore di tanti abitanti di Porto Venere che hanno visto in passato la Locanda aperta”.

Il progetto di ristrutturazione, dal concept all’allestimento finale degli interni e degli arredi, è stato affidato allo Studio GLA, con sede a Milano e Firenze, sotto la direzione dell’Architetto Stefano Boninsegna coadiuvato dai collaboratori Ilaria Vannini e Umberto Parma.

I lavori sono stati avviati nel 2018. “Ci auguriamo di completare l’intervento per fine 2024 prevedendo l’apertura ufficiale della Locanda a Pasqua 2025 – ha spiegato l’Ing. Paolo Pollano, Project Manager e Amministratore della Società committente - Le camere saranno 24, tra piccole e suite, suddivise su tre corpi di fabbrica, al momento sono state completate al 99% tutte le strutture e le opere di consolidamento, partiremo quindi con gli impianti e le finiture, tutte rivolte a ricreare il clima della Locanda di un tempo, un lavoro molto attento nella ricostruzione degli interni e nel rispetto dei canoni originali della struttura, ricollocati con le esigenze attuali e moderne per la clientela dei nostri giorni”.

L’Architetto Boninsegna ha spiegato che ad oggi sono stati ricostruiti tutti i solai e restaurate le facciate esterne, presto partirà la costruzione delle tramezzature e l’impiantistica. Due edifici verranno collegati da un tunnel di dispiegamento aereo e da due cavedi scavati nella roccia. La struttura di 3.000 mq, che rispetterà i volumi degli edifici originari, si snoderà su 5 livelli e tre edifici: uno a mare, uno sul Carrugio e il terzo su via Colonna, attualmente chiusa per il cantiere, ma che al termine dei lavori verrà riaperta collegando il centro storico con Piazza San Pietro seguendo il percorso del Frastaglio. Completerà la struttura una suite che verrà ricavata nella ex Casa del Capitano.

Le ringhiere e i cancelli originali in stile ecclettico verranno restaurati e recuperati. Previsto un ristorante, due bar su due livelli differenti, verranno mantenute le terrazze attuali vista mare, all’ultimo piano una piscina di 15 metri di lunghezza per 3 di larghezza, un solarium, un’area relax. E poi ancora un’area commerciale e una serra illuminata per creare uno spazio verde.

Matteo Cozzani ha sottolineato che “la proprietà si è impegnata anche ad eseguire il rifacimento di tutta la passeggiata della Calata Doria, dal moletto a sotto San Pietro, e di Via Colonna, oltre che alla riqualificazione dell’illuminazione pubblica di Piazza San Pietro. A regime la Locanda occuperà più di 60 persone”.

“Nella prima fase di cantiere – ha proseguito Matteo Cozzani - quando sono iniziate le demolizioni, sono stati trovati alcuni reperti di origine medievale. La Sovrintendenza ha richiesto modifiche al progetto originale volte a preservare i reperti che verranno inseriti nella struttura integralmente e resi visibili agli ospiti. La proprietà li ha catalogati e ha effettuato una serie di indagini a fini culturali e volte a salvaguardare i reperti”.

“La Locanda valorizzava questo pezzo di costa e un gioiello come Porto Venere – ha commentato il presidente Giovanni Toti - E’ diventata poi una struttura degradata che grazie all’impegno del Comune e ai lavori realizzati da Michele Denegri, tornerà a splendere. Diventerà un albergo di lusso, un luogo dove lavoreranno molte decine di persone e che qualificherà il territorio con un turismo di straordinaria qualità che si irradierà ad altri esercizi commerciali. E’ un pezzo di quel recupero che intendiamo fare ed è una parte di quell’industria turistica che deve portare sempre più ricchezza e prosperità a questa terra”.

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