Nella giornata di oggi, presso la sala consiliare del Comune di Sarzana, si è riunito il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto Maria Luisa Inversini. All’incontro erano presenti, oltre al Questore, al Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri ed al Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, il Sindaco di Sarzana ed i Sindaci della Val di Magra.
Nel corso dell’incontro è stata fatta un’analisi delle condizioni della sicurezza della zona, in particolare per quanto concerne il fenomeno della prostituzione che, seppur in leggero aumento dopo la pandemia, interessa solo alcune zone circoscritte della Val di Magra.
A fianco del rafforzamento dell’azione di prevenzione e di controllo del territorio da parte delle Forze di polizia, è stata valutata la possibilità per i Sindaci di adottare apposite ordinanze, circoscritte nel tempo e nello spazio, a maggior tutela della sicurezza pubblica. Peraltro, la forte presenza delle istituzioni sul territorio è confermata dalla pronta risposta investigativa.
La seconda parte dell’incontro è stata dedicata alla cosiddetta movida, al fine di individuare limiti orari condivisi per la diffusione della musica all’aperto e per la chiusura dei locali pubblici. E’ stato, altresì, preso in esame il fenomeno delle feste organizzate in locali privati, che potrebbero avere un forte impatto sulla tranquillità e la quiete pubblica.
Il Prefetto, al riguardo, ha invitato i Sindaci a sensibilizzare gli organizzatori circa la necessità di fornire un congruo preavviso per tali eventi, in modo che anche le Forze di polizia possano programmare i servizi sul territorio, oltre che a predisporre adeguati servizi di steward.
E’ stata chiesta ai Sindaci, infine, la massima vigilanza per individuare i segnali di possibili aggregazioni spontanee di giovani sulle spiagge, nonché di segnalare alla Prefettura quelle aree abbandonate, che possano costituire terreno ideale per l’organizzazione di raduni non autorizzati.
Da ultimo, è stata richiamata la necessità di una rigorosa applicazione della normativa che vieta l’alcool ai minori