Una cerimonia certamente ridotta al Varignano nei numeri dei presenti ma non per questo meno importante e significativa per 8 ragazzi che, dopo aver superato difficilissime prove, hanno ottenuto l'ambito basco simbolo di appartenenza al Comsubin.
I gesti e le frasi tipiche del rito sono rimaste inalterate malgrado la pandemia, in una linea di continuità storica simbolo di una Italia che continua ad andare avanti.
L'evento è stato introdotto dal Comandante del Raggruppamento Comsubin, Ammiraglio Rossi, che ha rivolto il proprio apprezzamento per il percorso di coloro che hanno avuto l'onore di ricevere il basco in questo particolare momento di difficoltà per il paese.
L'Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, Capo di Stato Maggiore della Marina, ha affermato: "Un grande orgoglio per il gruppo scuola e per gli Incursori che hanno dovuto fare sacrifici soprattutto durante questo difficile momento di pandemia" - continuando successivamente - "un reparto che ha un valore altissimo tanto da essere messo in prima pagina su un libro scritto da un ex Navy Seal per dimostrare come siano rispettati in tutto il mondo".
L'iter di addestramento non è ancora finito anzi gli otto Incursori devono ancora superare i propri limiti nelle varie specializzazioni che sono l'essenza dei Comsubin.
Il Raggruppamento Subacquei ed Incursori della Marina Militare è stato costituito il 15 febbraio 1960 nella sua organizzazione attuale per volontà dell'ammiraglio Gino Birindelli (Medaglia d'Oro al Valor Militare per l'operazione BG2 condotta con i mezzi di assalto della durante la 2° guerra mondiale).
Affonda le sue origini in periodi ancora precedenti con le famose operazioni durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale con diversi mezzi che hanno fatto scuola nel mondo intero.
È intitolato alla memoria del maggiore del Genio Navale Teseo Tesei, anch'egli Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria.
L'ex capo di Stato Maggiore delle Forze Armate australiane ha così commentato l'operatività del reparto di élite della Marina Militare: «nei principali settori sono 10 o 15 anni avanti rispetto alle tecnologie ed alle tattiche esistenti, nelle nostre accademie li studiamo come un modello, un esempio da seguire»