"Ho letto su Avvenire – Spezia 7 di domenica 16 giugno della traslazione e sepoltura definitiva del vescovo emerito Bassano Staffieri. Avrei avuto grande desiderio di essere con voi per questa solenne occasione, ma la distanza è notevole.
Purtuttavia gradisco esservi vicino con il cuore e lo spirito, perché pensando al vescovo mi torna alla mente una giornata splendida di agosto di ventun anni orsono sulla nostra più alta montagna, il Vióz nel gruppo dell’Ortles Cevedale.
Era la domenica 9 agosto 1998, splendida di sole e limpido con catene di monti a non finire nel giro d’orizzonte. Accanto al rifugio, alla chiesetta in muratura più alta d’Europa, dedicata alla Madonna delle Nevi e a Bernardo da Mentone, si celebrava il 50° della edificazione (agosto 1948).
Il vostro vescovo (allora a Carpi) era con noi quale celebrante, in quanto uno dei promotori della chiesetta fu Odoardo Focherini (famiglia oriunda della Val di Pèio), e dal 1996 era stata avviata a Carpi la causa di beatificazione, conclusa positivamente il 15 giugno 2013. Dunque abbiamo avuto il privilegio della sua presenza a quota 3.535 metri!
Il vescovo, anche per l’età e la sua fragile costituzione, venne portato in quota con elicottero ... Mi rimane nel cuore la simpatia di quest’uomo affabile, umile, gracile ma determinato e di vivo spirito, con un sorriso ampio e contagioso.
Potete ben dire di avere avuto il vescovo che ha celebrato messa più in alto di tutti i confratelli d’Italia! Là dove il monte diventa cielo... ora vi proteggerà e meglio guarderà alle necessità della vostra diocesi di mare, così come in vita ha saputo con umiltà servire fino all’ultimo...".
Rinaldo Del Pero (Peio, Trentino)