“Rispondo senz’altro alla richiesta di apertura del porto di Lorenzo Forcieri, Paolo Mione, Andrea Fantini e Francesco Battistini, chiarendo innanzitutto che il porto della Spezia, come quello di Marina di Carrara non sono chiusi come, ritengo, non lo siano gli altri porti italiani.
Al di là di quanto si legge dai giornali, non risulta che esista alcun decreto, ordinanza o provvedimento di alcun tipo, che disponga la chiusura dei porti.
Per chiuderli infatti, sarebbe necessario un decreto del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti ai sensi dell’art. 83 del Codice della Navigazione, motivato da ragioni di ordine o sicurezza pubblica, provvedimento che non ci è mai stato notificato e pertanto ne deduco che non sia mai stato emesso.
Qualsiasi nave può quindi chiedere l’autorizzazione all’attracco e seguire le normali procedure ed indicazioni impartire dall’Autorità Marittima.
Diversa invece è la questione dell’autorizzazione allo sbarco, operazione che può essere vietata dal Ministero dell’Interno.
Queste le considerazioni tecniche, da presidente di una delle Autorità di Sistema Portuale”.
“Da semplice cittadina, anzi, da essere umano - conclude Roncallo - penso comunque sia vergognoso ed incredibile che non si riesca a trovare una soluzione per risolvere la terribile situazione di queste persone e che dobbiamo assistere inermi al braccio di ferro tra i vari Stati europei, Italia in primis, giocato sulla pelle di uomini, donne e bambini già stremati dalla loro storia, prima ancora che da questo viaggio.”