Negli ultimi anni il dibattito sull'apertura dell'hospice nel nostro territorio (la sola Provincia ligure ad esserne sprovvista fino a fine 2015) è stato molto acceso, ed il Collegio Infermieri IPASVI aveva anche lanciato lo slogan "un giorno senza hospice è un giorno senza dignità", certi del grande valore di queste strutture per i malati e per i loro familiari.
Oggi l'hospice è finalmente attivo ed aperto a Sarzana, in una modalità ancora "provvisoria", ma certamente molto compiuto, e di assoluta qualità, è l'impegno professionale di tutti coloro che lì lavorano.
E oggi l'hospice ''si è raccontato'' nei locali del Collegio IPASVI Infermieri, allo scopo di spiegare anche ad altri professionisti sanitari la natura di una attività speciale, fatta di competenze tecniche, certamente, ma anche di uno speciale impegno emotivo ed umano.
Hanno relazionato, nel corso dell'evento ECM "l'hospice questo sconosciuto", che ha assegnato 6,6 crediti ECM a sessanta Infermieri spezzini, alcuni dei professionisti sanitari in servizio nella struttura: Carolina Torri, coordinatrice; Silvia Mencaraglia e Simona Mannella, infermiere, e Matteo Freggia, psicologo.
Insieme ad altri colleghi, ai medici ASL 5, alla fisioterapista e agli operatori socio sanitari, questi relatori di oggi hanno "raccolto" esperienze importanti che hanno trasferito ai colleghi presenti in aula, inseriti in altre realtà, allo scopo di spiegare come questa struttura sia, al tempo stesso, una degenza tradizionale con importanti, speciali eccezioni molto particolari.
Durante l'evento sono intervenuti anche Monica Ferrari, coordinatrice distrettuale per ASL 5, che ha ricordato il valore del raccordo con le Cure Palliative e Domiciliari aziendali (l'hospice, come è noto, è gestito da personale della cooperativa che segue il settore delle cure domicliari); ha portato i saluti introduttivi il presidente del Collegio Gian Luca Ottomanelli e infine il vice presidente Francesco Falli ha ricordato la propria, personale esperienza di familiare che, nel mese di degenza della madre presso la struttura sarzanese, ha osservato una straordinaria competenza ed una umana, sviluppata, piena solidarietà.
Non tutto, nella Sanità, è perfetto e molte situazioni sono certamente migliorabili: questa esperienza è di certo fra le più importanti nate nell'ultimo periodo nel nostro territorio, e fra le tante testimonianze dei familiari che la coordinatrice Torri ha riportato, ha colpito quanto ha scritto la figlia di un degente, assistito fino alla fine in struttura: "...vi ringrazio, perchè mi avete permesso, occupandovi così bene di mio padre, di tornare a essere ''solo la figlia'', per poter così restare con lui, nei suoi ultimi giorni, meno angosciata, più sollevata"...argomenti difficili, impegnativi, ma che è necessario affrontare, sempre.
La buona Sanità, e questo è normale, non fa certo notizia come quella cattiva, e per molti aspetti è logico e normale che sia così: ma esiste, ed è diffusa e presente in molte realtà pubbliche e private del nostro territorio, dove agiscono professionisti sanitari che, lo conferma la giornata di oggi, scelgono di passare il loro sabato di riposo nel formare e nell'essere formati, per migliorare, crescere, sviluppare le proprie competenze.
Il Collegio Infermieri conclude, con questo evento, la propria formazione accreditata ECM - Agenas, programma nazionale di educazione continua in medicina 2017, ma già ha aperto le iscrizioni al prossimo evento, previsto nel gennaio 2018.
Sono invece previsti due incontri rivolti alla cittadinanza (gli Infermieri hanno nel loro mandato anche quello di erogare educazione sanitaria): uno è dedicato alla buona informazione sui vaccini, previsto per il pomeriggio del 22 novembre in sede; ed uno stabilito per il 13 dicembre, dedicato al primo soccorso nei bambini con occlusione delle vie aeree da corpo estraneo, sempre in sede: per partecipare o per avere maggiori informazioni i cittadini possono scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.