Una situazione complicata per effetto di bandi che hanno una dotazione finanziaria insufficiente rispetto alla domanda, con la conseguenza di escludere dai benefici un numero significativo di giovani che hanno i titoli e le caratteristiche per ottenere il sostegno; così come si rischia di non dare sostegno ad investimenti produttivi per diversi milioni di Euro.
"Abbiamo appreso - dichiara Cia Liguria - nel corso della riunione del "Tavolo verde" che le domande presentate sulla misura 6.1 a sostegno dell'insediamento giovani sono 119 per una spesa stimata di circa 3.2 milioni a fronte di 2.5 milioni disponibili, mentre sulla misura 4.1 a fronte di 11 milioni messi a bando le domande ad oggi presentate sono 265 per oltre 15 milioni. Per altro il termine scade il prossimo 31 gennaio e temiamo che il numero di domande salga ulteriormente"
Si tratta di una situazione paradossale che, se non corretta, vedrà un numero significativo di giovani esclusi del sostegno per l'avvio della loro attività agricola o per il subentro in quella esistente, non perché non ne abbiano i requisiti ma per un insulso meccanismo finanziario, che determina l'esclusione per carenza di fondi sul bando – non incrementabile per disposizioni comunitarie - mentre il piano ha capienza di risorse.
"Questo meccanismo assomiglia più ad una lotteria che al sostegno di una politica di ricambio generazione - afferma CIA Liguria - Riteniamo che tale condizione sia inaccettabile e che sia necessario un intervento autorevole dell'Assessore, forte di una storia di buona gestione dei precedenti Piani di sviluppo, buona gestione riconosciuta anche a livello comunitario che ha premiato la nostra Regione con un incremento dei fondi attribuiti".
Da subito Cia Liguria ha chiesto che si proseguisse attraverso la predisposizione di bandi a sportello, con la selezione dei beneficiari fatta a monte, con griglie di merito e di accessibilità molto attente, metodo che ha consentito nei precedenti periodi di programmazione di ottenere una forte efficienza di spesa.
"Riteniamo assurdo che si debba utilizzare una metodologia inadeguata alla nostra realtà costringendo la Liguria ad utilizzare procedure che, anziché favorire il raggiungimento dello scopo enfatizzato nei documenti comunitari, lo rendono più complesso e meno efficacie, determinando un risultato contraddittorio rispetto agli obiettivi dichiarati e probabilmente peggiorando la capacità di spesa - conclude Cia Liguria - Ci attendiamo una forte iniziativa dell'Assessore che consenta di adeguare le risorse alle reali necessità e alla domanda che la stessa Regione ha enfatizzato e pubblicizzato ampliamente".