"Ci sentiamo davvero davvero orgogliosi di rappresentarli, così come tutti gli altri lavoratori pubblici, che, nonostante il populismo che li denigra e colpisce da anni, sono la spina dorsale di questo Paese e dei suoi valori democratici - proseguono Bellegoni e Lombardo - La Cgil chiede al Governo di destinare risorse adeguate per il Corpo e riconoscere ai Vigili del Fuoco, senza somiglianze o raffronti, il ruolo svolto per la collettività all'interno del sistema di Protezione Civile. Per questo siamo contrari alla equiparazione tanto voluta da alcuni, legati e sottomessi al potere prefettizio, che ci vorrebbero vicini alle altre forze dello Stato. I Vigili del Fuoco svolgono un lavoro unico, difficile e pericoloso".
Concludono i sindacalisti: "Pensiamo anche ai lavoratori delle provincie, colpite da una "riforma" che ha rappresentato solo tagli che hanno messo in ginocchio servizi essenziali come i centri per l'impiego, la manutenzione delle strade e delle scuole. La CGIL è al fianco di queste lavoratrici e questi lavoratori e lavorerà per il rilancio di un settore pubblico efficiente e di qualità in tutti i settori, dalla sanità, alla scuola, alla pubblica amministrazione. Rilancio e qualità che devono essere realizzati attraverso formazione, innovazione, nuove tecnologie, contratti nazionali rispettosi dei diritti dei lavoratori, non certo con tagli indiscriminati e lineari che penalizzano le condizioni di lavoro, i servizi e i cittadini".