Anziché procedere, come previsto dalle disposizioni in vigore, all’abbattimento del branco di cinghiali che occupa il Parco della Maggiolina, si dispone la rimozione degli animali e quindi, come già proposto dal collega genovese, la ricollocazione nell’habitat naturale. Non possiamo che valutare questo atteggiamento come irresponsabile verso un territorio che rappresenta quasi il 50% della viticoltura di pregio della Liguria e altre produzioni agricole di alta qualità.
Bene ha fatto il Vice Presidente della Regione ed Assessore all’ Agricoltura, Alessandro Piana, a richiamare con fermezza il Sindaco Peracchini affinché applichi la norma che prevede l’abbattimento dei capi catturati in ambito urbano nel rispetto delle norme e delle disposizioni a tutela dal rischio di diffusione della Peste Suina.
Questo evento dimostra una volta di più la scarsa attenzione di tanti Amministratori per il settore agricolo e per la stessa sanità pubblica.
I cinghiali non possono essere spostati semplicemente perché il numero è oltre ogni soglia della decenza e della tollerabilità territoriale. Come ben sappiamo è in atto una procedura di contenimento per evitare danni maggiori a causa della peste suina, e anche se sempre annunciati, ma non ancora avviati, sono previsti interventi di “depopolamento” di non meno di 15.000/20.000 capi.
Cia Agricoltori Liguria invita il Sindaco Peracchini a coordinarsi con la Regione che ha le competenze per agire, dando segnali concreti di interventi come la possibilità di mettere a disposizione – previo opportuno percorso formativo - personale della Polizia Locale che possa concorrere alle catture ed agli abbattimenti, predisponendo le gabbie di cattura per dare protezione alle aree più sensibili.
Stefano Roggerone,
presidente di Cia Agricoltori Liguria