La processione è partita dalla chiesa abbaziale di Santa Maria Assunta e si è conclusa nella cattedrale di Cristo Re, con l'attraversamento della Porta Santa. «La Porta Santa è Gesù», ha spiegato il vicario generale, monsignor Enrico Nuti, accogliendo a nome del vescovo la processione in cattedrale.
Si tratta di una porta che «non ci rinchiude, ma ci apre alla libertà e alla grazia, ad amare ogni nostro fratello nella verità». «Oggi varchiamo la Porta Santa perché lo Spirito Santo ci apra ai suoi doni – ha proseguito il vicario –. Lasciamo che lo Spirito Santo apra i nostri cuori!». Nuti ha anche citato l'Apocalisse: «Ecco, sto alla porta e busso.Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me». «La porta del nostro cuore si può aprire solo dalla interno, neanche il Signore può forzarla.
E' la porta della libertà e dell'autenticità», ha commentato. «Il pellegrinaggio odierno della comunità cristiana vuole essere segno dell'amore di Dio per tutti gli uomini. Esso si conclude in cattedrale con l'adorazione eucaristica, il gesto più alto, l'umiltà di piegare le ginocchia per rendere lode a Dio».
Dopo aver varcato la Porta Santa, i fedeli hanno recitato tutti insieme le preghiere per l'ottenimento delle indulgenze. Tra le condizioni, è stata ricordata la necessità di compiere un'opera di misericordia, tra quelle corporali (dar da mangiare agli affamati, dar da bere agli assetati, vestire gli ignudi, alloggiare i pellegrini, curare gli infermi, visitare i carcerati, seppellire i defunti) o spirituali (consigliare i dubbiosi, insegnare agli ignoranti, ammonire i peccatori, consolare gli afflitti, perdonare le offese, sopportare pazientemente le persone moleste, pregare Dio per i vivi e per i morti).
Dopo la benedizione eucaristica, il vicario foraneo, monsignor Ilvo Corniglia, ha ringraziato il vescovo, resosi presente attraverso il suo vicario monsignor Nuti. Ed ha poi ringraziato tutti i partecipanti, a partire da chi si è impegnato ad organizzare un evento così ben riuscito. "E' stata – ha detto – una vera esperienza di famiglia, percepita come tale da tutti. E il segno di questa unità è venuto da tante cose, dai canti eseguiti in maniera armonica dalle diverse cantorie parrocchiali così come dai bambini, felici nel sentirsi protagonisti a presentare i collages da loro composti sul significato dell'anno santo, svoltosi all'insegna di un padre misericordioso che tutti ama e che tutti accoglie.
La felice concomitanza della festa della Madonna pellegrina, poi, ha ricordato che una famiglia è tale se al centro pone l'esperienza materna». In processione per le vie della città, infatti, insieme ai fedeli c'era anche la statua della Madonna Pellegrina, patrona della parrocchia di Cristo Re, di cui si celebrava la festa.
Un evento che prosegue, un Giubileo che continua ... Il notevole impegno delle parrocchie cittadine del vicariato urbano I della Spezia, realizzatosi nell'evento giuibilare , ora prosegue, come è giusto che sia, con rinnovato fervore. Già mercoledì 9 novembre il vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti incontrerà nell'oratorio della parrocchia della cattedrale di Cristo Re i fedeli del vicariato, per esaminare con loro i temi di un anno pastorale iniziato proprio nel cuore dell'anno santo della Divina Misericordia. Del resto, l'evento di domenica scorsa ha visto proprio la cattedrale come un punto di arrivo non solo del pellegrinaggio per le vie della città, ma di un cammino ben più ampio di preparazione che ha interessato nei mesi scorsi le parrocchie del centro – nord cittadino in una serie di incontri caratterizzati dalle problematiche relative alle diverse età.