Sabato 1° aprile 1815, vigilia della domenica "in Albis", all'imbrunire, Papa Pio VII fece ingresso a Sarzana, accompagnato dal cardinale segretario di stato Bartolommeo Pacca e da un nutrito seguito.
Aveva lasciato Roma su consiglio delle potenze europee, per l'incalzare degli eventi politici e militari. Erano in corso i "cento giorni", e mentre Napoleone aveva appena ripreso il suo posto a Parigi – che avrebbe tenuto sino alla sconfitta di Waterloo, in giugno –, le truppe di Gioacchino Murat, re di Napoli e cognato dell'imperatore, avevano invaso lo Stato Pontificio. Per prudenza Pio VII andò dunque a Genova, ospite del re di Sardegna e di un suo antico collaboratore, il cardinale arcivescovo Giuseppe Spina. Spina era sarzanese, e proprio nella sua casa nel centro storico vennero alloggiati Pacca e una parte del seguito. Pio VII pernottò invece nel palazzo vescovile di via Mazzini, messo a disposizione dal vescovo di Luni – Sarzana Giulio Cesare Pallavicini. Il Papa, ricevuto l'omaggio del marchese di San Saturnino, inviato del re, si era prima recato in cattedrale per una breve funzione e per benedire il popolo con il Santissimo Sacramento. Il giorno dopo il Papa lasciò Sarzana di buon mattino e, passando per Trebbiano, raggiunse Lerici, dove si imbarcò con il suo seguito alla volta di Rapallo. Il percorso via terra del passo del Bracco, compiuto da Pio VII nel corso del viaggio del 1809 verso l'esilio di Savona, era infatti ritenuto disagevole. Fu questa l'ultima volta nella storia che un Papa soggiornò nel territorio dell'antica diocesi di Luni. Al ritorno a Roma, infatti, ai primi di giugno, il Papa, da Torino, dove aveva incontrato Vittorio Emanuele I, non passò più dalla Liguria, bensì da Piacenza e Bologna, lungo la via Emilia. In tempi recenti, sia Giovanni Paolo II sia Benedetto XVI hanno visitato la Liguria, ma il territorio spezzino è stato da loro soltanto sorvolato e benedetto dall'alto.