Sono state tutte recepite ed inserite nel piano regionale di dimensionamento della rete scolastica e piano dell'offerta formativa 2025/2026, presentato oggi in sede di Consiglio regionale, le indicazioni adottate, a sola maggioranza, dal Consiglio provinciale della Spezia per il futuro delle scuole spezzine
Nel piano, portato in Regione dalla Provincia ed inserito a chiusura dell'iter nello strumento regionale, non sono previsti taglio al ruolo dirigenziale o accorpamenti per le scuole spezzine, così come deciso dall'Amministrazione provinciale, ma, invece, saranno inseriti due nuovi progetti formativi.
L'inserimento integrale delle specifiche spezzine nel piano quadro regionale segue un incontro tra tutte le Province e la Regione, alla presenza dei dirigenti scolastici regionali, che si è tenuto negli scorsi giorni.
Il Presidente Pierluigi Peracchini ha ricordato che," a fronte dell'obiettivo di raggiungere il numero di 167 dirigenze entro l'anno scolastico 2026/2027, quindi con una complessiva riduzione sul territorio ligure di 19 dirigenze in un arco temporale di tre anni, come era stato garantito dall'Amministrazione, a Spezia non ci saranno modifiche alle direzioni didattiche e non ci saranno accorpamenti di istituti. Il tutto come era stato annunciato a tutti i componenti del mondo scolastico: dai sindaci ai dirigenti ai sindacati.
A Spezia, mentre non ci saranno modifiche o accorpamenti, sono previsti nuovi progetti formativi. Peccato che qualcuno preferisca giocare a fare polemica su un tema così' serio per tutte le nostre comunità".
Il nuovo "Piano provinciale di dimensionamento della rete scolastica e dell'offerta formativa relativo all'anno scolastico 2025-2026" adottato dal Consiglio provinciale quale atto di propria competenza, ovvero per quello che riguarda solo il territorio spezzino, dovrà poi essere inserito nel quadro generale del dimensionamento scolastico ligure e votato in sede di Consiglio regionale, un passaggio definitivo, per essere esecutivo.
NOTA TECNICA
Il spezzino riguarda due importanti progetti che la Provincia ha valutato in stretta collaborazione con l'istituzione scolastica provinciale, le direzioni degli istituti e le realtà del territorio, in questo caso l'istituzione del Ministero di grazia e giustizia e il Comune di Sarzana.
Su richiesta dell'Istituto Einaudi-Chiodo è stato prevista l'attivazione di un percorso di secondo livello dell'indirizzo "Manutenzione e assistenza tecnica" opzione "Apparati, impianti e servizi industriali e civili", presso Casa Circondariale della Spezia. Nello specifico si tratta di un programma formativo che permetta il rilascio della qualifica di "Operatore elettrico e d Operatore termoidraulico" (dopo tre anni di frequenza) e il diploma di "Manutenzione e Assistenza Tecnica" opzione "Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili" (nel caso della frequenza di cinque anni). Il programma inserito dalla Provincia nella pianificazione scaturisce dalla richiesta della direzione della Casa Circondariale a favore della necessità di "allargare l'offerta formativa ad un indirizzo più marcatamente professionalizzante e maggiormente legato al mondo del lavoro".
La seconda modifica, al termine di un periodo di sperimentazione, arriva sulla base di un progetto sviluppato da parte dell'Istituto Casini, in coordinamento e collaborazione con il Comune di Sarzana, per l'attivazione di una sede distaccata dell'alberghiero che abbia sede proprio a Sarzana e che possa garantire offerta formativa specifica ai giovani che intendono seguire questo percorso di studi senza rischiare che preferiscano, per ovvie necessità logistiche, iscriversi nei vicini istituti toscani. Nei prossimi giorni, sempre attraverso una collaborazione tra Provincia e Comune di Sarzana, saranno definite anche le pratiche per la gestione operativa della nuova sede.
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