Dopo le notizie succedutesi in questi giorni in merito ai casi di rotavirus riscontrati nel Comune di Lerici in bambini ed adulti, che preoccupano comunque a prescindere da quanti siano ufficialmente (è risaputo che molti di essi non sono quantificabili perché gestiti dalle famiglie stesse, nei casi di minore virulenza), Legambiente invita a non abbassare la guardia e richiama tutti i soggetti (enti pubblici ed enti gestori di condotte fognarie, depuratori e corsi d'acqua) alle loro responsabilità -ognuno di essi ne ha a vario titolo, quindi incomprensibile é la tattica dello smarcarsi e del dare colpe ad altri- per affrontare e risolvere, in maniera definitiva il problema dei canali che arrivano in mare e che, sembrerebbe, possano essere stati oggetto di svernamenti irregolari anche della stazione di pompaggio dei refluì della Venere Azzurra.
Proprio li, e proprio per lo stesso motivo, Goletta Verde di Legambiente segnalò qualche anno fa un problema (non certo di rotavirus ma di valori analitici non conformi del mare) con consumente accuse alla nostra associazione di fare disinformazione. Problema che poi risultò essere vero.
Per questi motivi, secondo Legambiente, il caso Lerici rappresenta quello che non deve accadere in un comprensorio che vuole sempre più puntare sul turismo: una rete fognaria con numerose perdite e un sistema di depurazione a nostro avviso inadeguato, sottodimensionato e a quanto pare malfunzionante, visto che recentemente sono stati documentati ingenti e prolungati sversamenti di liquame anche alla Marina del Canaletto.
Se il Golfo dei Poeti non vuole diventare il Golfo delle Spiagge Chiuse è urgente fare una profonda revisione a tutto il sistema fognario, da Porto Venere a Lerici e soprattutto capire se il depuratore degli Stagnoni è in grado di assorbire i picchi di utenza senza andare in emergenza e attivare eventuali bypass che scaricano a mare.
Legambiente
Circoli della Spezia, Lerici, Val di Magra