"A fronte di quanto avvenuto in altre regioni, la CISL FP Liguria ha chiesto al Direttore del Dipartimento Salute e Servizi Sociali Dott. F. Quaglia l’applicazione del Decreto Calabria, opzione che sembrava sino a poco tempo fa non essere nelle intenzioni del gruppo dirigente della sanità ligure", così in una nota la Cisl FP Liguria.
"Il Decreto Calabria, che pareva inizialmente inviso ai responsabili di tutti i Servizi Sanitari Regionali d’Italia – non ultimi quelli liguri – ha invece sempre rappresentato per la CISL FP Liguria un’opzione assolutamente spendibile, perché consentirebbe l’aumento dei fondi delle aziende sanitarie del 10%.
Si tratta di oltre un milione di euro a favore di tutto il personale sanitario ligure”, spiegano in una nota Gabriele Bertocchi, Segretario Generale CISL FP Liguria e Andrea Manfredi componente della segreteria regionale: “Vista la scelta adottata in alcune realtà regionali e data la notizia ufficiosa dell’apertura da parte del Ministero Economia e Finanza all’applicazione di questo strumento, abbiamo fortemente insistito perché anche la Liguria dia il via a questa opportunità, che concederebbe a tutti i servizi sanitari della regione un po’ di ossigeno in un momento di crisi dei fondi economici divenuto assolutamente insostenibile.
Ricordiamo che in ordine al contenimento di tali fondi, molti degli istituti contrattualmente previsti sono ridotti alla quota minimale, se non addirittura negati. Basti pensare che diversi reparti covid del territorio non percepiscono l’indennità prevista per i reparti di malattie infettive, perché non riportano ufficialmente tale specifica dicitura nella denominazione.
Il lavoro straordinario, le prestazioni aggiuntive e le attivazioni delle pronte disponibilità con le quali i servizi sanitari sono stati garantiti, hanno squassato la maggior parte dei fondi economici delle varie aziende, privando di fatto i dipendenti di alcuni emolumenti a cui avrebbero moralmente avuto diritto. Abbiamo quindi chiesto che la Regione provveda a dar piede a questo percorso al più presto, nella speranza che la cifra che ne deriverà, possa contribuire a mitigare la grave crisi a cui meritoriamente tutto il personale sta faticosamente facendo fronte ormai da più di due anni”, concludono Bertocchi e Manfredi