Il Consorzio Canale Lunense ha incontrato il mondo dell’agricoltura con l’obiettivo di fare il punto sul servizio di irrigazione nel comprensorio, per il momento ancora su buoni livelli nonostante il periodo di siccità generalizzata, rivolgendo anche lo sguardo, in un’ottica futura, alle strategie per battere le emergenze climatiche e assicurare il fabbisogno di acqua alle esigenze agricole.
Nella storica sala della sede di via Paci a Sarzana, si sono riuniti i vertici consortili – il presidente Francesca Tonelli, il direttore Corrado Cozzani e il vicepresidente Lucio Petacchi – con i rappresentanti delle associazioni di categoria Coldiretti, Confartigianato e Cia, rispettivamente Paolo Campocci, Giovanni Mannironi e Paola Cecchini, discutendo principalmente come affrontare i cambiamenti climatici in modo strutturale e non emergenziale, evitando limitazione nel servizio irriguo sotto l’incalzare di prossime emergenze causate da estate torride.
In questi giorni di afa la distribuzione dell’”oro blu” per l’agricoltura non risente in Val di Magra di particolari carenze e sta avvenendo con regolarità. I rilievi sul fiume Magra, nello specchio d’acqua di presa, a Stadano nel comune di Aulla, fanno guardare con ottimismo al presente. Nessun grido di allarme. Al tempo stesso, l’ente ha affilato le armi nell’eventualità si verificasse un’emergenza idrica come avvenne nel 2017, colpendo anche il suo settore di riferimento: la somministrazione di acqua non potabile per rendere produttivi i terreni agricoli.
Le associazioni di categoria hanno ricordato che, a prescindere dall’irrigazione, il grande caldo sta assestando colpi durissimi, quest’anno arrivati in anticipo, in particolare al settore olivicolo collinare e generalmente fuori dall’area consortile. Per quanto riguarda la produzione orticola la situazione è abbastanza sotto controllo ma la mancanza di pioggia ha aperto un fronte critico, localizzato in Val di Vara, per quanto la produzione di fieno e foraggi.
Come detto, l’ammodernamento e l’efficientamento della rete irrigua, per ampliare le risorse idriche a disposizione, è uno dei principali obiettivi del Consorzio Canale Lunense. Nel corso della riunione, i dirigenti Tonelli, Cozzani e Petacchi hanno portato all’attenzione degli agricoltori una serie di progetti, a vario titolo in corsa per i finanziamenti del Pnrr: dal sistema delle nuove linee a pressione (ma non sarà del tutto abbandonata la distribuzione a scorrimento attraverso le classiche canalette), alla realizzazione di piccoli invasi, ipotizzati in ex cave a Castelnuovo Magra e Santo Stefano, vale a dire bacini di acqua piovana, accumulata nella stagione delle piogge, cui attingere in periodi emergenziali.
Il Consorzio ha chiesto alle associazioni di categoria stretta collaborazione per l’avvio di un censimento delle aziende del territorio, in vista della strategia operativa riguardante la nuova fase strutturale della rete di irrigazione. Poi, ha fatto presente la disponibilità ad incontrare gli operatori agricoli per avviare interventi in linea con le loro richieste. Infine, ha dato la disponibilità a fornire acqua irrigua ad aziende e nuove imprese operanti fuori dal comprensorio, in particolare quelle a monte del canale lunense.