L’Italia, se prima della “pandemia” veniva frequentemente paragonata alle nazioni, “quasi sedentarie”, oggi possiamo osservare che si muove molto di più. Promuove e suggerisce iniziative, che attraverso il cosiddetto “camminare” costituiscono un sistema dinamico, che muove economia, e sviluppa un’ attività motoria salutare per tutti. L’associazione Mangia Trekking, storicamente attiva con specifiche attività di Alpinismo Lento , le quali si sviluppano dai Parchi del Mare (Cinque Terre e Porto Venere), ai Parchi delle Valli ( Magra e Vara), fino alle vette dei Parchi delle Montagne (Appennino tosco emiliano e Alpi Apuane) ha pertanto intensificato ancor più le proprie attività.
In questi giorni infatti alcuni membri del Mangia Trekking, animati anche da un forte spirito di vivere in libertà all’aria aperta, sono saliti sui crinali dell’ Appennino per affrontare e trascorrere interessanti avventure negli ambienti naturali. Per promuovere un Alpinismo Lento sinonimo di turismo e ricco di esperienza di montagna, dove il consenso e l’affermazione sono rappresentati dai meravigliosi panorami osservati, dai territori attraversati, talvolta ancora innevati, dalle emozioni provate riguardando le fotografie scattate, e ripensando ai batticuori provati nel raggiungere quelle belle vette a circa duemila metri sul livello del mare.
In particolare, l’Alpe di Succiso, la montagna sul confine tra le province di Reggio Emilia, Massa Carrara e Parma, è stata l’elemento di riferimento delle attività motorie degli amici del Mangia Trekking, i quali, tecnicamente attrezzati, ed in fase di formazione agli ambienti impervi, sono giunti in vetta ed hanno festeggiato ”l’impresa”. Più tardi camminando per alcune ore, attraversando meravigliose e secolari faggete sono giunti a far visita ad un amico (Pedro) , che, temerario, porta avanti ancora un antico mestiere, il “Pastore”.
Continuando così con le attività di Alpinismo Lento l’associazione Mangia Trekking, auspica di riuscire a tener viva la conoscenza dei territori e favorire il recupero e la sopravvivenza dei piccoli borghi, delle terre di mezzo e delle loro tradizioni e cultura.