"La vicenda della centrale a turbogas proposta da Enel alla Spezia sta arrivando alla dirittura finale, almeno per quello che riguarda il passaggio attraverso la procedura di VIA", così si legge in una nota di Legambiente La Spezia.
"È notizia del mese di Agosto, in quanto pubblicata sul sito del ministero della Transizione Ecologica, sezione Valutazione di Impatto Ambientale, che il provvedimento finale sia alla firma del Ministro".
"Nel frattempo l’Istituto Superiore di Sanità ha prodotto un parere all’interno di questa procedura. Parere contraddittorio, perché se da un lato si conclude con una sorta di lasciapassare alla nuova centrale, in realtà evidenzia una serie di carenze, proprio sui nodi di carattere ambientale e sanitario, che avrebbero dovuto portare a ben altra conclusione".
"Per questo motivo, ed anche per le motivazioni di carattere non solo ambientale e sanitario, ma di politica energetica italiana, serve davvero tutto questo gas per la transizione? Legambiente ha da sempre dimostrato di no! noi crediamo che il Ministro Cingolani debba sospendere la firma, e convocare un tavolo con tutti i soggetti interessati per valutare in maniera appropriata cosa è più giusto per il territorio".
"Non è possibile che un progetto come quello di Enel che ha contro la stragrande maggioranza della comunità locale possa passare con queste logiche e con questi contenuti".
"Anche il presidente della Regione Giovanni Toti deve uscire dall’ambiguità: dopo il pronunciamento delle comunità locali e dopo il voto in commissione regionale, faccia un atto formale per mettere nero su bianco il suo no all’intesa stato-regione su questo tema".