«Urbis o nostrae gloria», «O gloria della nostra città»: inizia così il responsorio che la città di Sarzana da molti secoli ha dedicato alla reliquia del Preziosissimo Sangue di Gesù, raccolto secondo la tradizione da Nicodemo ai piedi della croce.
La reliquia, collocata all'interno del «Volto santo», sarebbe giunta in modo misterioso sulla spiaggia di Luni nell'anno 782. Il «Volto santo» andò a Lucca, la reliquia del Sangue restò a Luni, e da lì, nel 1204, dopo la distruzione dell'antica città romana, passò a Sarzana. La città vescovile ne ha sempre fatto un motivo di vanto, e la festa annuale, che inizia oggi pomeriggio, è una delle feste religiose più sentite. Per la prima volta le celebrazioni saranno presiedute oggi da monsignor Luigi Ernesto Palletti. Dopo i Vespri solenni delle 18, il vescovo porterà la reliquia lungo le vie cittadine: via Mazzini, piazza della Firmafede, piazza della Cittadella, via Mascardi, via Torrione San Francesco, piazza Matteotti, via Marconi, via Gramsci, via Mazzini. Al termine, il vescovo parlerà ai fedeli e impartirà la benedizione. Come sempre, ci saranno molti sacerdoti, anche delle altre diocesi legate alla reliquia: soprattutto Massa – Carrara – Pontremoli e Lucca. Domani è il giorno della solennità del Preziosissimo Sangue per la città di Sarzana. Nell'antica cattedrale dell'Assunta, monsignor Palletti presiederà alle 10.30 la Messa solenne con i vescovi e i sacerdoti dell'antica diocesi di Luni. Nel pomeriggio alle 17.30, invece, presiederà la celebrazione per le persone malate di tutta la Val di Magra, impartendo l'Unzione degli infermi. I canti liturgici sono eseguiti dalla cappella "Ferdinando Maberini". Sul piazzale della basilica, una autoemoteca dell'Avis consente sin da stamani a quanti lo desiderano di donare il proprio sangue. Infine, il museo diocesano di Sarzana è aperto oggi e domani dalle 16 alle 19 per la mostra "Il dono e il sacrificio".