Martedì si sono svolte alla Spezia, nella cripta di Cristo Re, le esequie di Carlo Alberto Longaretti, spentosi ad ottantadue anni.
Nell’omelia, monsignor Pier Carlo Medinelli ne ha tracciato il profilo con affettuosi pensieri, ricordando gli anni alla Termomeccanica e la passione per la pittura, che gli portò molti e lusinghieri apprezzamenti.
Aderente all’Unione cattolica artisti italiani, Longaretti ne ha condiviso gli indirizzi fondativi, dando centralità alla relazione fra arte e fede. Alla pittura, coltivata in quell’area dell’astrattismo dove il binomio colore e luce trasferisce un clima di meditata spiritualità, univa la giovanile passione per la musica e per la narrativa.
Esperto nella tecnica del disegno, nel 1984 illustrò in modo essenziale ed espressivo le quattordici stazioni della Via Crucis, raccolte nel libretto “In cammino con Gesù”, promosso dall’allora parroco di Nostra Signora della Neve don Angelo Bassano.
Nel 2006 pubblicò i “Racconti del ragioniere”, nei quali rilesse in chiave critica e propositiva la realtà del lavoro. Nel 2017, al Camec della Spezia, partecipò alla rassegna “Generazioni”. Ha lavorato sino all’ultimo a un ciclo tematico dedicato all’albero, carico di simbolismo e di spessore esistenziale. Alla moglie Enza e ai figli Annalisa e Massimo le nostre condoglianze.
(testo di Valerio P. Cremolini)