In riferimento alla vita liturgica diocesana si ricorda che le Chiese sono regolarmente aperte e le Sante Messe, sia feriali che festive, vengono celebrate, come di consueto, con la normale partecipazione del popolo, mantenendo però le prescrizioni già emanate, ossia: «si distribuisca la Santa Comunione solo nelle mani dei fedeli e si eviti lo scambio del segno della pace» (vedi Comunicato della Conferenza Episcopale Ligure del 01-03-2020).
Si raccomanda anche di ottemperare alle disposizioni per i luoghi pubblici, emanate nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 04-03-2020, mantenendo almeno un metro di distanza tra i partecipanti alle celebrazioni (cfr. DPCM, allegato 1, d).
Inoltre nel suddetto Decreto, tra le misure di prevenzione, «è fatta espressa raccomandazione a tutte le persone anziane o affette da patologie croniche o con multimorbilità ovvero con stati di immunodepressione congenita o acquisita, di evitare di uscire dalla propria abitazione o dimora fuori dai casi di stretta necessità e di evitare comunque luoghi affollati nei quali non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro» (vedi DPCM, art. 2, b).
A tal proposito, onde evitare dubbi di coscienza, si ricorda quanto scritto nel Catechismo della Chiesa Cattolica al n. 2181, ossia che «i fedeli sono tenuti a partecipare all'Eucaristia nei giorni di precetto, a meno che siano giustificati da un serio motivo». Considerato che l'osservanza di queste “disposizioni civili” costituisce il suddetto “serio motivo” richiesto, coloro che si trovano in tali situazioni sono pertanto giustificati dal partecipare alla celebrazione della Santa Messa festiva. Però «si raccomanda vivamente che in quel giorno dedichino un congruo tempo alla preghiera personale o in famiglia» (vedi can. 1248 § 2 CIC).