Nel seminario vescovile di Sarzana è stata celebrata la festa di San Tommaso d’Aquino, patrono degli studi teologici. Sacerdoti, diaconi permanenti e seminaristi sono stati accolti dal vescovo Luigi Ernesto Palletti e dal rettore don Franco Pagano, che hanno presentato la giornata e introdotto il relatore, il teologo domenicano padre François Dermine.
La relazione, legata al particolare carisma pastorale di padre Dermine, ha riguardato un argomento insieme delicato e importante, la “Cura pastorale delle persone oppresse dal potere delle tenebre, con particolare riferimento al ministero di esorcista”. Il padre Dermine, di origini canadesi, è stato cofondatore ed è ora presidente del Gris, il gruppo di ricerca e di informazione socio–religiosa che si occupa dei cosiddetti nuovi movimenti religiosi e delle “sette”. Ha inoltre notevole esperienza nel campo dell’esorcismo.
Padre Dermine è partito dalla considerazione dell’esistenza degli angeli, buoni o cattivi che siano: “Se il diavolo non esistesse – si è chiesto – da che cosa dovremmo essere salvati?”. Sul punto ha comunque citato numerosi testi della storia della Chiesa, tutti concordi su questo punto, sino al Concilio Vaticano II, nel cui testo fondamentale “Lumen Gentium” sta scritto: “La lotta contro il demonio proseguirà sino alla fine”.
Partendo da tali basi, il relatore si è soffermato nel descrivere, in forza della sua lunga esperienza, la drammatica realtà delle presenze demoniache in molte persone, ma anche della forza dell’esorcismo, in grado di liberarne chi ne è stato colpito.
Molto significativo è stata l’insistenza di padre Dermine sul fatto che, al di là della nomina nelle diocesi di “esorcisti” ufficiali da parte del vescovo, il problema è un problema di apostolato sacerdotale che vale per tutti. La “lotta” contro il demonio è questione pastorale, un tema sul quale tutti i sacerdoti devono essere preparati.
Assolutamente vero.