L'Ufficio Sicurezza di Confartigianato fa il punto sui nuovi obblighi delle imprese per quanto concerne la messa a terra degli impianti e le sue verifiche periodiche.
E' stato introdotto l'obbligo di comunicazione per via telematica del nome dell'ente incaricato di eseguire la verifica obbligatoria (biennale o quinquennale) degli impianti di messa a terra. Con questa nuova procedura INAIL sarà in grado di individuare le aziende in ritardo con l'obbligo di verifica periodica.
"L'impianto di messa a terra – spiega il responsabile Enrico Taponecco - consiste in una serie di accorgimenti dell’impianto elettrico atti a offrire protezione contro i contatti indiretti, permettere l’intervento dell’interruttore differenziale in caso di guasto verso terra e proteggere persone ed impianti da tensioni elettriche di qualsiasi origine".
Per assicurare una corretta funzionalità dell'impianto, devono essere effettuate delle verifiche periodiche da soggetti abilitati dal Ministero delle Attività Produttive o dall'ARPAL (per la Liguria): non sono valide, a tale fine, le verifiche effettuate da professionisti o da imprese installatrici. Sono soggette all’obbligo di verifica, qualsiasi attività privata o pubblica con dipendenti o soggetti ad essi equiparati secondo il D.Lgs 81/08 (Testo unico per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro) e sono interessati sia gli impianti nuovi che quelli già esistenti.
“La verifica – prosegue Taponecco - è biennale, ad esempio, per i locali medici, i cantieri, gli ambienti a maggior rischio in caso di incendio, gli impianti elettrici in luoghi con pericolo di esplosione, gli impianti di protezione contro le scariche atmosferiche ed i centri estetici. Ogni cinque anni in tutti gli altri casi”.
Ci sono poi dei casi particolari, per esempio per i centri estetici, la norma CEI 64-8 prevede, oltre alla verifica biennale dell'impianto di messa a terra, anche ulteriori verifiche con periodicità diversa (semestrale, annuale o triennale) per i dispositivi di controllo dell'isolamento, delle tarature dei dispositivi di protezione regolabili, del collegamento equipotenziale supplementare, ecc.
Le aziende che non effettuano le verifiche previste dalla normativa sono soggette a sanzione e comunque anche all’obbligo di effettuare la verifica; in caso di infortunio, oltre alla possibilità di mancato pagamento da parte dell’assicurazione e dell'INAIL, si incorre in pesanti sanzioni penali.
La verifica non rappresenta ovviamente solo un obbligo, ma consente anche di controllare lo stato degli impianti con lo scopo di tutelare personale e beni aziendali.
Confartigianato Imprese La Spezia è in grado di assistere tutte le imprese interessate all’obbligo delle verifiche di messa a terra, anche grazie a convenzioni con degli organismi abilitati dal Ministero delle Attività Produttive.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare l'Ufficio Sicurezza Confartigianato, Enrico Taponecco, tel. 0187.286632 e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.