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Notizie dalla Diocesi In evidenza

In primo piano "i venerdì con il vescovo"

Il vescovo incontra i giovani
di Giuseppe Savoca
Metti una serata del tuo tempo assieme al vescovo della tua diocesi, a parlare dell’esortazione “Christus vivit”, che Papa Francesco ha pubblicato dopo il Sinodo sui giovani, ma anche di tanti altri temi di attualità. Sembra difficile, al giorno d’oggi, specie se la proposta è rivolta ai giovani. Ed invece proprio diverse decine di giovani del capoluogo provinciale, ieri l’altro, nonostante il tempo inclemente, si sono riuniti nei locali dell’oratorio della parrocchia della cattedrale, ed hanno incontrato il vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti. Si è trattato del primo dei “venerdì col vescovo”, che anche quest’anno, ma in modo ancora più strutturato e diffuso, la Pastorale giovanile diocesana, coordinata da don Luca Palei, ha voluto offrire, come proposta, ai giovani e alle giovani della diocesi. Così, se ieri l’altro il primo incontro è stato rivolto ai giovani ed alle giovani del centro città, il programma messo a punto dagli organizzatori ne prevede di qui ad aprile 2020 altri sette. Nell’ordine, gli incontri, sempre alle 21. si terranno per i giovani della zona di Migliarina, Canaletto e dintorni (parrocchia della Pianta, venerdì prossimo 15 novembre), per quelli di Sarzana e dintorni (seminario vescovile, 10 gennaio), di Levanto e Riviera (parrocchia di Nostra Signora della Guardia, 24 gennaio), della bassa Val di Vara (parrocchia di Ceparana, 7 febbraio), della zona di Castelnuovo e Luni (parrocchia di Cafaggiola, 13 marzo), della zona di Lerici (parrocchia di Lerici, 27 marzo) e della media ed alta Val di Vara (oratorio di Brugnato, 17 aprile).

Il corso sulla famiglia
Prosegue alla Spezia il corso di formazione “Operai per la sua messe”, organizzato dall’ufficio di Pastorale per la famiglia con l’associazione “La famiglia”. Il corso è destinato a coppie, religiosi, animatori ed a persone che desiderano avere una formazione su temi che riguardano la famiglia. Domenica prossima 17 novembre alle 16, nel salone “San Vincenzo” di Casa Massà, in via Cadorna 24, suor Antonella Ponte, docente di Sacra Scrittura all’Istituto di Scienze religiose “Niccolo’ V”, guiderà i presenti nel mondo delle famiglie e delle coppie nella Bibbia. La Bibbia, infatti, è ricca di storie di famiglie che, con le loro difficoltà ma anche con impegno, con speranza e con amore, affrontano la vita di ogni giorno testimoniando l’amore misericordioso di Dio. L’incontro è gratuito. Per informazioni, telefonare al numero 328.5834990.

Nuovo parroco a Monterosso
Don Rocco Grippo è il nuovo parroco di Monterosso al mare. Come il predecessore don Antonio Corazza, don Rocco appartiene alla famiglia religiosa dei “Discepoli”, fondata da padre Semeria. Domenica prossima 17 novembre alle 18 ci sarà la Messa solenne di ingresso, presieduta dal vescovo Luigi Ernesto Palletti.

Grande successo del Concerto per la solidarietà
Teatro gremito al Civico della Spezia per il “concerto solidale” organizzato a sostegno dell’Emporio della solidarietà. L’evento ha permesso di raccogliere quasi tremila euro e duecento chili di prodotti alimentari, tra cui cento litri d’olio d’oliva, che sono stati per intero devoluti a quello che è, da anni, il primo supermercato gratuito in provincia. Si tratta quindi di un nuovo importante risultato dopo l’ultima raccolta alimentare del 26 ottobre, con quasi quindicimila chili di prodotti donati agli scaffali dell’Emporio. Il market solidale, attivo alla Spezia e a Sarzana, è un servizio della Caritas diocesana, gestito dalla cooperativa “Piccola matita Onlus” e promosso e sostenuto, sin dall’apertura nel 2013, da Fondazione Carispezia, dai distretti sociosanitari della provincia spezzina e dal 2018 anche dalla Società della salute della Lunigiana.

Cresime agli adulti
Sabato prossimo 14 novembre alle 10, nella cripta della cattedrale di Cristo Re alla Spezia, saranno conferite le Cresime alle persone adulte. La celebrazione sarà presieduta dal vescovo Luigi Ernesto Palletti.

Venerdì alla Spezia i vescovi Beschi e Sorrentino
Due vescovi di altrettante città italiane, Bergamo ed Assisi, insieme al frate custode della Porziuncola di Assisi, dove san Francesco terminò la sua vita terrena, saranno venerdì prossimo alla Spezia, ospiti del vescovo Luigi Ernesto Palletti e della diocesi. Sarà dunque, quella di venerdì, una giornata impegnativa, con iniziative diverse, alcune per il clero, altre rivolte a tutti. La giornata inizierà alle 9, nella cripta della cattedrale di Cristo Re, con il “suffragio sacerdotale”: si tratta della Messa che ogni anno il vescovo presiede, concelebrandola con tutti i sacerdoti, in suffragio dei vescovi e dei preti defunti. Nella cripta, come è noto, sono sepolti quattro dei vescovi diocesani. La giornata prosegue poi alle 10 nella sala convegni di Tele Liguria Sud per un incontro di formazione del clero diocesano. Il vescovo di Bergamo Francesco Beschi, presentato dal confratello spezzino Palletti, parlerà sul tema “Per un rinnovato impegno missionario: modalità e strumenti”. Nel pomeriggio sarà invece in città il vescovo di Assisi – Nocera Umbra e Gualdo Tadino Domenico Sorrentino. Con lui anche padre Giuseppe Renda dei frati minori francescani, “custode” della Porziuncola e rettore della basilica di Nostra Signora degli Angeli. Insieme a monsignor Palletti presenteranno alle 16.30, sempre nella sala convegni di Tele Liguria Sud, il libro di Luca Lucchini “Le virtù cristiane. Vivere il Battesimo tra grazia e libertà“. Lucchini è nato alla Spezia, ma dal 2012 risiede stabilmente ad Assisi, dove è direttore del centro di spiritualità e “Domus Lætitiæ” dei frati minori cappuccini. Pur essendo laico, è il fondatore e responsabile del movimento ecclesiale “I servi inutili del Buon Pastore” ed ha anche svolto attività di artista lirico. A seguire, alle 18.30, nella cripta di Cristo Re Palletti e Sorrentino celebreranno una Messa, in suffragio particolare del vescovo Siro Silvestri, che lì è sepolto e che, prima di tornare alla Spezia nel 1975, fu per diversi anni amministratore apostolico di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino. Tutti i fedeli sono invitati.

Sono deceduti don Strusi e don don Canossa
A distanza di poche ore sono dceduti, giovedì scorso, due sacerdoti diocesani, il canonico Renato Strusi e don Giuliano Canossa. Don Strusi, nato a Castelnuovo Monti nel 1921, era il decano del clero diocesano, sia per età sia per ministero sacerdotale, essendo stato ordinato a Levanto l’11 giugno 1944. Fu uno dei primi sacerdoti ordinati dal vescovo Giuseppe Stella, giunto in diocesi soltanto nel gennaio precedente, in piena guerra. Dopo l’ordinazione fu curato a Lerici sino al 1946, poi curato a Bolano ed ancora ad Arcola. Dal 1950 al 1955 fu parroco al santuario di Reggio di Vernazza, quindi parroco di San Venerio alto sino al 1987, e per dieci anni anche cappellano del cimitero urbano dei Boschetti. Dal 1987 al 2001 fu parroco di Sarzanello, ed infine canonico del capitolo concattedrale di Sarzana. Si è spento all’ospedale della Spezia, dove era ricoverato. Don Canossa era nato a Fezzano il 21 dicembre 1937. Dopo aver lavorato nella marina mercantile, venne ordinato a Sarzana il 16 giugno 1984 dal vescovo Siro Silvestri. Fu cappellano all’ospedale civile di Sant’Andrea, e parroco in varie località della Val di Vara: Bergassana, Campore e Santa Maria di Lagorara. Dal 1993 al 2009 fu parroco di Marola, dal 1996 anche parroco del Fezzano e dal 2002 al 2006 anche di Campiglia. Lo scorso anno, per motivi di salute aveva lasciato tutti gli incarichi pastorali. Si è spento all’ospedale di Sarzana. Le esequie dei due sacerdoti saranno domani: alle 9 nella parrocchia del Fezzano quelle di don Canossa, alle 11 nella basilica concattedrale di Sarzana quelle di don Strusi. Ai familiari le nostre sentite condoglianze.

L'antico statuto di Sarzana
La città di Sarzana, come tutti i Comuni d’Italia, dispone oggi di un proprio statuto, entrato in vigore da ultimo nell’anno 2000. Ma dalle pieghe di una storia più che millenaria emergono ogni tanto all’attenzione degli studiosi, ed anche per la curiosità del pubblico, altri statuti, come quello, il primo, firmato nel 1269 dal vescovo Guglielmo e dai consoli del comune cittadino. A 750 anni di distanza, lo statuto sarzanese del 1269 è stato ricordato ieri l’altro, nel salone del palazzo comunale, con una iniziativa del centro “Niccolò V”, struttura culturale locale dell’Università cattolica, in collaborazione con il Comune stesso, rappresentato per l’occasione dal presidente del consiglio comunale Carlo Rampi. Il centro “Niccolò V”, infatti, collabora da tempo con l’Università di Pisa per la pubblicazione digitale dei testi dell’antichissimo Codice Pelavicino che, di proprietà del capitolo sarzanese, è custodito nell’archivio che si trova presso la biblioteca del seminario di Sarzana. Un testo prezioso, che conferma in tutto e per tutto le radici cristiane della società attuale, e di cui l’edizione digitale sarà presto completata e disponibile liberamente online per tutti, a cura di una vera squadra di studiosi coordinati da Enrica Salvadori, spezzina, professore associato di Storia medievale a Pisa. La stessa Salvadori, insieme al suo collaboratore e storico medievista Edilio Riccardini, ha parlato ieri l’altro sia dello statuto del 1269, sia del lavoro di edizione in corso. Altre relazioni sono state tenute da Egidio Banti sulla storia di Sarzana nel Duecento, nei lunghi contrasti tra vescovi e impero, e da Roberto Ghelfi sulla struttura urbanistica della città del tempo. Monsignor Paolo Cabano ha portato il saluto della diocesi e della biblioteca che dirige. Ha coordinato Barbara Sisti.

Inizia il Cineforum a Sarzana
Venerdì prossimo 15 novembrealle 21 inizia a Sarzana, al cinema “Italia”, una nuova edizione del Cineforum. Sono ormai cinquantotto anni che questa importante attività culturale si tiene puntualmente, organizzata ed animata da “cinefili” volontari, nel cinema parrocchiale della città. Il primo film in programma sarà “La paranza dei bambini”, di Claudio Giovannesi. Il ciclo si concluderà nel marzo 2020 con i tre film dedicati come ogni anno alle tre fedi religiose monoteiste. La tessera, acquistabile al botteghino a trenta euro, consente la visione complessiva di sedici film.

”Dal Vaticano II al Sinodo”
”Dal Concilio Vaticano II al Sinodo sull’Amazzonia” è il tema di un incontro pubblico che si tiene giovedì prossimoalle 17 nel salone del palazzo comunale di Sarzana. Relatore sarà don Giovanni Cereti, teologo genovese, cappellano della Confraternita dei Genovesi di Roma. Il convegno è organizzato, dal gruppo “Amici di padre Damarco” e dal locale circolo Acli a 45 anni di distanza dalla morte del sacerdote vincenziano padre Vincenzo Damarco, che per anni operò a Sarzana e che da molti è considerato un fedele interprete del Concilio ed anticipatore di tempi nuovi. Di lui è stato ripubblicato il volume “Commenti ai Vangeli”, mentre il Comune gli ha intitolato il viale di accesso all’antico Collegio della Missione, oggi legato alle attività di solidarietà della diocesi.

I due fratelli Bracali
Il 2 novembre, nel camposanto di Brugnato, è stata benedetta la nuova cappella dove verranno sepolti i canonici e gli altri sacerdoti della città vescovile. La cappella è stata realizzata, anche con l’impegno del Comune, attuando le disposizioni testamentarie di don Osvaldo Bracali, che a Brugnato fu parroco e canonico. Così anche il feretro di don Osvaldo vi è stato traslato, insieme a quelli di altri sacerdoti, tra i quali monsignor Cesare Ricchetti, molto conosciuto in particolare alla Spezia, dov’è stato per tanti anni assistente dei giovani di Azione cattolica e direttore dell’ufficio catechistico. Ma proprio lo stesso giorno, 2 novembre, nella sua abitazione di Spezia si è spento all’improvviso, a novantatre anni, il fratello di don Osvaldo, Franco. Già partigiano e poi stimato geometra, avevamo parlato di lui soltanto poche settimane fa per la sua nomina a presidente provinciale dell’associazione partigiani cristiani. I funerali si sono svolti nella cripta della di Cristo Re e il feretro, a cura della figlia Sabrina e delle nipoti, è stato poi trasferito a Brugnato, la città dove Franco aveva vissuto a lungo, ricoprendo anche incarichi di consiglio comunale e di giunta. I due fratelli riposano ora così insieme nel medesimo camposanto. Alla famiglia di Franco le nostre sentite condoglianze.

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